"Chieti è afflitta da emergenze, ma in Consiglio si parla per un'ora e mezza delle case di terra cruda"

Erano intenzionati a consegnare le proprie proposte in Consiglio Comunale e ad assistere alla seduta odierna, ma dopo un'ora e mezza i rappresentanti del Comitato per la Teatinità hanno abbandonato indignata l'aula della palazzo della Provincia. "Si è parlato dalle 9,30 alle 11 di un solo argomento: l'adesione all'associazione nazionale Città della terra cruda, causa di un acceso dibattito, e del mancato versamento di alcune quote annuali, - riferiscono - se questi sono gli argomenti di un consiglio comunale di un capoluogo afflitto da tantissime emergenze, siamo davvero alla frutta e non c'è più tempo".

"Dopo aver assistito allo spettacolo di stamattina, ho solo un pensiero: Chieti merita di più dell'ambire a far parte delle"città della terra cruda- commenta il portavoce del comitato, Stefano Fagnano - Con tutto il rispetto, ma un capoluogo ridotto a discutere di argomenti come questo corre il pericolo di ridursi davvero ad essere uno sbiadito ricordo di quello che fu: una città viva, dinamica e soprattutto ambiziosa. Punto di riferimento di una regione intera".

Dopo aver preso atto della natura degli altri argomenti all'ordine del giorno, il Comitato per la Teatinità intende proporre almeno uno dei seguenti temi da trattare nei prossimi consigli, come spiega ancora Fagnano: "La situazione delle frane storiche e di quelle recenti, ignorate da Regione e Provincia; la risoluzione del problema dell'Aca, che da anni riduce o sospende l'erogazione notturna e spesso diurna durante tutto l'anno allo Scalo,area più popolosa della città; il problema della visibilità territoriale della città di Chieti, di fatto oscurata dalla cartellonistica stradale ed autostradale, da sanare anche in chiave di fruibilità turistica della città".