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Cittadinanza onoraria a Patrick Zaki: l'opposizione a Guardiagrele ci riprova

Il gruppo consiliare Guardiagrele il bene in comune ha depositato una proposta di delibera e chiede di votare il sostegno alla proposta

Il gruppo consiliare "Guardiagrele il bene in comune" fa sapere di aver depositato una proposta di delibera che, ripercorre la vicenda dello Patrick Zaky e chiede di votare il sostegno alla proposta di conferire la cittadinanza italiana allo studente egiziano cheì "in virtù di questo potrebbe ottenere un trattamento diverso da parte del suo Paese di origine".

Detenuto da 16 mesi, senza alcun processo all'orizzonte, con una detenzione preventiva che viene rinnovata ogni 45 giorni, tenuto lontano dalla famiglia, con i suoi gravi problemi di salute che in questi mesi sono peggiorati, di fatto Zaki sta subendo una privazione dei propri diritti inumana.

Il consiglio comunale nei mesi scorsi aveva respinto la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria di Guardiagrele presentata in quella occasione dalla consigliera Gianna Di Crescenzo (Guardiagrele per tutti).

"Quello dei diritti umani - dice la consigliera Ambra Dell'Arciprete - è un tema che deve riguardare tutti e che non deve mai passare in secondo piano, anche e soprattutto in periodi storici come quello che, speriamo, ci stiamo lasciando alle spalle, in cui le diseguaglianze, e le difficoltà aumentano notevolmente".

La proposta del gruppo si riferisce ad una deliberazione pressochè unanime del Senato che lo scorso 14 aprile ha chiesto al Governo di intraprendere le azioni necessarie per il riconoscimento della cittadinanza italiana secondo la legge 91 del 1992.

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