Chiusura guardie mediche in provincia, la Asl fa marcia indietro
La sospensione sarebbe dovuta scattare a dicembre, ma il dirigente Asl Flacco ha annunciato la necessità di un riesame delle procedure sulla riorganizzazione della Continuità Assistenziale. Febbo: "Un pasticcio"
Marcia indietro della Asl sulla chiusura di alcuni presidi di guardie mediche, a partire da dicembre. Il dirigente Asl Flacco non procederà infatti alla soppressione annunciata per dicembre del servizio nei Comuni di Scerni, Cupello, San Vito Chietino, Quadri, Palena e Carunchio poichè si è reso necessario un riesame delle procedure sulla riorganizzazione della Continuità Assistenziale. Sulla questione interviene nuovamente il presidente della Commissione di vigilanza, Mauro Febbo: “La retromarcia della Asl smaschera clamorosamente la confusione e il pasticcio del Governo regionale centrosinistra – commenta – ed è una chiara dimostrazione della confusione su cui si fonda l’organizzazione della rete sanitaria emergenza-urgenza pensata dall’assessore Paolucci e dal Presidente D’Alfonso”.
L’invito di Febbo è a predisporre una programmazione che tenga conto delle peculiarità e delle vere esigenze di ogni territorio, prima di tagliare indistintamente. “Solo due settimane fa – aggiunge – avevo allertato l’assessore alla Sanità che con la chiusura di quei specifici Presidi sanitari si sarebbero causati solo gravi disagi e confusione visto che, ad oggi, manca ancora una organizzazione territoriale completa ed efficiente. Nello specifico mi risulta che il corso/concorso di formazione per i medici che devono essere a bordo delle auto mediche attivate (118) nelle zone interne è ancora in alto mare e prima del 2016 il servizio non sarà totalmente attivo e funzionante. Come l’altro grave errore è stata la riduzione delle ore di apertura del Pronto Soccorso presso il presidio ospedaliero di Gissi dove solo grazie alla sentenza del Tar oggi continua ad essere operativo 24H”.