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Chiusura deposito Tua, Di Primio scrive a Marsilio: "Troviamo altra sede, ma resti a Chieti"

Il sindaco si toglie qualche sassolino dalla scarpa, ma tende la mano al governatore per cercare strutture di proprietà comunale idonee allo scopo

Dopo la richiesta di incontro degli esponenti teatini di Fratelli d'Italia al presidente della Regione Marco Marsilio, il sindaco Umberto Di Primio scrive al governatore per scongiurare la chiusura. Il sindaco aveva già lamentato il fatto che l'azienda avesse preso questa decisione senza interpellare il Comune

E, ora, invoca

il rispetto, oltre che delle istituzioni, anche delle persone: nessuno ha offeso alcuno ed esigiamo pertanto la stessa educazione. Chi rappresenta la Regione dovrebbe avere un rispetto personale oltre che istituzionale non negoziabile.

Non pretendiamo che ci sia la conservazione della sede Tua – capannoni e officina - lì dove insiste attualmente, ma chiediamo che rimanga la presenza della Società di Trasporto Pubblico Abruzzese a Chieti, perché in tal modo si garantirebbe un servizio più efficiente e razionale alla cittadinanza, visto che gli autobus partono dal capoluogo teatino come capolinea per raggiungere le città limitrofe.

Tra le altre cose, la chiusura della rimessa farebbe trasferire 40 lavoratori verso altre sedi, con tutto ciò che comporterebbe in termini di economia del territorio. Inoltre, come argomenta il sindaco nella sua lettera, lo spostamento del deposito non consentirebbe un risparmio così evidente, anzi: in alcuni casi, obbligherebbe i mezzi pubblici a percorrere un maggior numero di chilometri. 

Di Primio tende la mano a Marsilio, mettendosi a disposizione per verificare se ci siano spazi di proprietà comunali da mettere a disposizione dell'azienda del trasporto unico. 

Ma la lettera a Marsilio è, per Di Primio, anche l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di 

chi, a differenza nostra, non è stato scelto dalla gente e pretende, dal pulpito sul quale si è posizionato, di fare la lezioncina a noi amministratori. 

E ancora: 

La mia prima richiesta è quella di avere, recte pretendere, dai rappresentanti delle istituzioni, il giusto e dovuto rispetto. 

Il riferimento è ad Anna Lisa Bucci, componente del Cda di Tua, che ieri ha diffuso una nota per spiegare le ragioni del trasferimento del deposito dell'azienda, sebbene sia stata smentita dal proprietario dello stabile.

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