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"No a supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta": l'appello di Rifondazione

Il segretario Acerbo ha sentito telefonicamente il presidente della Regione Abruzzo Marsilio, facendogli presente il problema: gli ultimi decreti e le ordinanze, infatti, non vietano le aperture nei giorni festivi

"No a supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta".

È l'appello che il segretario di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, lancia al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Alla richiesta si affianca anche la Cgil. 

L'obiettivo, ovviamente, è scongiurare il paventato assalto agli esercizi commerciali, "con gravi conseguenze poi a livello epidemiologico", sottolinea Acerbo. 

L'esponente politico ha telefonato al presidente Marsilio che, racconta, "mi ha risposto immediatamente e con cordialità. Purtroppo ho constatato che non era ben informato sulla questione delle aperture di alimentari e altri esercizi commerciali classificati come 'essenziali' a Pasqua e Pasquetta. Quando gli ho chiesto se aveva intenzione di fare un'ordinanza - spiega - mi ha risposto che non c'era bisogno perché c'è già una norma dello Stato che prevede la zona rossa. Purtroppo non è così, perché la norma nazionale lascia la possibilità di aprire e molti supermercati e ipermercati hanno già messo cartelli".

Acerbo cita l'esempio della Regione Puglia, che ha emesso un'ordinanza ad hoc per la chiusura degli esercizi commerciali a Pasqua e Pasquetta. 

"Certo è grave - accusa - che non ci abbia pensato il Governo, ma si sa che i banchieri sono esperti di altro. Ci sembra il minimo che le cassiere e i cassieri dei supermercati possano stare in famiglia e riposarsi a Pasqua e Pasquetta. In Germania - fa presente Acerbo - il personale dei supermercati è stato vaccinato, insieme agli over 80, perché è evidente che si tratta di una delle categorie più esposte e a rischio".

"In Italia invece - incalza - saranno sfruttati anche nei festivi e senza vaccino anti-Covid, grazie alla distrazione dell'esecutivo Draghi. Ancora una volta si dimostra la mancanza di rispetto verso queste lavoratrici e questi lavoratori essenziali che sono da anni sottoposti a iper-sfruttamento da una normativa che non tiene conto del loro diritto al riposo e a una vita familiare. Gli addetti del commercio sono tra le vittime invisibili del Covid. Nel 2020 l'Inail ha certificato una aumento dei decessi nella categoria del 67% rispetto all'anno precedente". 

Rifondazione chiede dunque ai presidenti delle Regioni di emanare immediatamente ordinanze per la chiusura degli esercizi commerciali a Pasqua e Pasquetta come era stato fatto l'anno scorso.

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