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Caos Teateservizi, i consiglieri di Forza Italia avvertono: "Così il bilancio non lo votiamo"

I cinque "ribelli" confermano il non voto al bilancio di previsione previsto per lunedì se non ci saranno modifiche

Resta alta la tensione nella maggioranza tra i consiglieri comunali di Forza Italia e il sindaco Di Primio. Dopo la conferenza stampa nella quale l'assessore al Commercio e alle Attività produttive, Carla Di Biase, si era detta pronta a rimettere le sue deleghe nelle mani del sindaco e la successiva, immediata, risposta di Umberto Di Primio che ha confermato la Di Biase nella sua giunta, il clima si è fatto di nuovo incandescente.

I consiglieri forzisti, infatti, sono tornati a minacciare il voto contrario al bilancio previsionale nel consiglio comunale di lunedì prossimo. In sostanza Marco D'Ingiullo, Maurizio Costa, Maura Micomonaco, Emiliano Vitale ed Elisabetta Fusilli ribadiscono la richiesta di dimissioni dell’assessore Di Biase e la stabilizzazione di una parte dei dipendenti precari di Teateservizi.

"Giovedì si è consumato l’ennesimo teatrino – dice il capogruppo di Forza Italia, Marco D’Ingiullo – si capiva che le presunte dimissioni di Carla Di Biase fossero solo una farsa. Noi lo ribadiamo: se resta al suo posto siamo pronti a non votare il bilancio".

Questa la prima richiesta al sindaco Di Primio ma il tema più caldo, su cui si gioca la partita, è Teateservizi. Lo stesso giorno della conferenza indetta da Carla Di Biase, infatti, sono arrivate le dimissioni dell’amministratore unico della società, Giovanni D’Amico, in carica da appena un mese. I forzisti chiedono sulla società partecipata hanno espongono le loro priorità.

"Noi vogliamo la messa in sicurezza di Teateservizi, che in queste condizioni rischia di chiudere – spiega il consigliere di Forza Italia, Maurizio Costa - lunedì ci presentiamo in aula, ma siamo pronti a non votare il bilancio se il sindaco non accoglie le nostre richieste di modifica.Teateservizi con questo bilancio perde 362 mila euro derivanti dalla riduzione dell’aggio, questo renderebbe impossibile una futura gestione. Inoltre chiediamo la stabilizzazione di 17-18 dipendenti che farebbero risparmiare 100 milioni".

Sulla situazione di Teateservizi dall’opposizione Ottavio Argenio del Movimento 5 Stelle dichiara: "È ragionevole supporre che le dimissioni dell'amminstratore unico - spiega il consigliere pentastellato - siano dovute alla volontà di sottrarsi alle responsabilità che potrebbero derivare dalla situazione di crisi aziendale in cui potrebbe venirsi a trovare la partecipata a causa delle scelte imposte dal socio unico. La situazione – aggiunge Argenio – è più seria di quanto possa sembrare e anche se la maggioranza non ha voluto prestare attenzione ai nostri precedenti richiami, alla fine i nodi sono venuti al pettine ed avranno conseguenze sull'approvazione del bilancio".

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