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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Raddoppio ferrovia, bocciata la proposta di un tavolo permanente sul progetto dell'alta velocità

"La Regione - accusano i consiglieri del Pd Blasioli e Paolucci - rinuncia a fare sintesi con i territori, lasciando sole le comunità di Chieti, Manoppello, San Giovanni Teatino, Alanno e Scafa"

"La maggioranza di centrodestra non scende in campo con i territori sulla realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara e boccia la nostra risoluzione che impegnava l'esecutivo a istituire un tavolo permanente coordinato dal direttore generale della Regione Abruzzo sull'intero progetto, a garanzia dei Comuni e al fine di risolvere le criticità che accompagnano l'opera".

La critica arriva dai consiglieri regionali del Partito democratico Silvio Paolucci e Antonio Blasioli, dopo che l'aula ha respinto la risoluzione sull'argomento ("Istituzione tavolo di confronto sugli interventi di potenziamento del collegamento ferroviario Roma-Pescara").

"In questo modo - incalzano i consiglieri del Pd - la Regione rinuncia a fare sintesi con i territori, lasciando sole le comunità di Chieti, Manoppello, San Giovanni Teatino, Alanno e Scafa, cosa che sin dall'inizio si era compreso, avendo visto mancare iniziative di tutela a fianco dei Comuni. Sono stati lasciati soli dalla Regione durante le fasi del dibattito pubblico dei primi lotti e lo saranno anche oltre, anche per quei lavori non ancora progettati, come per le gallerie sotto al Monte Morrone e sopra le sorgenti del Giardino, dopo il pronunciamento di oggi sulla nostra risoluzione, che chiedeva semplicemente maggiori garanzie su un procedimento di dibattito pubblico che ha manifestato tutti i suoi limiti".

"Siamo i primi a dire che non si può fermare il progresso che corre con la velocizzazione del tracciato - continuano Paolucci e Blasioli - per questo bisognava perorare, con la comunità, la migliore stesura del progetto, al fine di evitare che sfociasse in contenziosi, ricorsi e altri rallentamenti inevitabili, quando le voci dei diretti interessati vengono ascoltate, ma non tenute in considerazione. Sarebbe invece accaduto intorno a un tavolo capace di seguire tutto l'iter dell'opera e di dirimere le possibili controversie, poteva accadere anche in tempo con la costruzione delle alternative, visto che i lotti stanno andando ormai verso le conferenze dei servizi, per essere davvero utili a un progetto che non può fermarsi, ma che deve poter proseguire nel migliore dei modi possibile".

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