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Bilancio di previsione, l'ex consigliere di maggioranza Rispoli contro Di Primio: "Servono interventi più radicali"

L'ex capogruppo di Forza Italia solleva l'attenzione sui debiti del Comune, 49.749.993,86 euro, e lancia l'allarme: "Non ci sono risorse liquide per assicurare la continuazione e la gestione dei servizi indispensabili"

Continua la polemica a distanza tra l'ex capogruppo di Forza Italia Stefano Rispoli e l'amministrazione Di Primio. Il primo, che a settembre scorso ha abbandonato la maggioranza confluendo nel Gruppo misto, da allora è particolarmente critico nei confronti della giunta, prima accusandola di "disastro sociale", a causa dei stringenti tagli alla spesa, poi schierandosi contro la tassa di soggiorno

Dopo la presentazione del bilancio di previsione 2018-2020 da parte del sindaco Umberto Di Primio e della sua giunta, con cui sono state ufficializzate le misure previste per il contenimento della spesa, l'ex consigliere di maggioranza pone l'attenzione sui debiti contratti dal Comune con cittadini, imprese, attività produttive e commerciali: 49.749.993,86 euro. 

In merito al bilancio, il consigliere comunale pone diversi dubbi sulle manovre intraprese dalla giunta ed evidenzia le osservazioni dei revisori dei conti.

La lettura ponderata e attenta dei pareri tecnici espressi sulla deliberazione del bilancio annuale e pluriennale 2018 e, in particolare, quello dei revisori dei conti, più che far evocare o invocare i gufi, civette o altri simboli esoterici e magici, dovrebbe indurre a compiere riflessioni di più ampio respiro. Valutazioni che non siano rapportate alla contingenza e all’ansia dell’approvazione di un atto che, di per sé, è da considerare provvisorio, basato sulle ipotesi, sulla fiducia e sulla necessità di rinviare, per l’ennesima volta, la possibilità di affrontare il problema del nostro Comune: non avere risorse liquide per assicurare la continuazione e la gestione dei servizi indispensabili.

Il giudizio del collegio dei revisori non può essere in nessun modo considerato positivo, tanto più che esso contiene una riserva, non di poco conto, che investe il piano di riequilibrio della cassa e conferma che quello che l’ente sta programmando non contempla scelte difficili, ma decisioni che difficilmente potranno essere concretizzate entro il termine che la legge stabilisce per verificare la salvaguardia degli equilibri di bilancio. L’ennesima dimostrazione della infruttuosità delle azioni programmate dall’amministrazione, conclamando gli esiti negativi delle azioni programmate negli anni e nei periodi precedenti, riavvicinerà gli spettri dell’essere in oggettive situazioni e condizioni di squilibrio finanziario, che espongono sempre di più, in caso di fallimento, all’assunzione di maggiori responsabilità con le relative sanzioni.

Il problema è se le azioni proposte che reggono questo bilancio siano credibili e potranno andare a buon fine nel corso dei prossimi mesi. Dal punto di vista politico, analizzando le misure indicate negli atti del bilancio, come rilevato anche dai revisori, manca  la delineazione degli obbiettivi specifici da parte dei responsabili tecnici.

In effetti, non si trova nessuna risposta ai seguenti interrogativi che sorgono dopo aver conosciuto le soluzioni e le ennesime promesse fatte dall’amministrazione:

Gli asili nido come potranno essere esternalizzati, in un lasso di tempo brevissimo? I servizi derivanti dai tagli del sociale come saranno coperti Quale farmacia vuole essere venduta? Quale procedura di vendita? Chi ha stabilito la valutazione? Chi effettua la vendita? Come si fa ad incentivare il turismo introducendo l’imposta di soggiorno? Come farà Chieti Solidale, dopo l’eventuale trasformazione, ad avere maggiore solidità se si parla già di nuove assunzioni? Il contenimento della spesa per la gestione dei servizi cimiteriali a cosa porta? Alla riduzione di posti di lavoro all’interno di Teateservizi e quindi lasciare nel degrado il cimitero? Con quali modalità verrà gestita la piscina comunale? Quale vantaggio porterà all’ente affidare il trasporto scolastico direttamente alle scuole?

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