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Il consigliere comunale bestemmia durante la seduta in diretta web, le scuse del presidente dell'assise civica

Un esponente di maggioranza ha dimenticato il microfono aperto, lasciandosi andare all'espressione poco consona durante uno sfogo per le difficoltà nelle operazioni di voto

Fuori programma insolito e ben poco consono all'istituzione, oggi pomeriggio, durante la seduta del consiglio comunale di Chieti dedicata a un lungo elenco di debiti fuori bilancio. 

Nel corso delle procedure di votazione per il primo punto all'ordine del giorno, complice il silenzio dei consiglieri impegnati con il voto, si è udita distintamente una bestemmia. La diretta video non ha lasciato spazio ad equivoci: la voce era quella del consigliere Enrico Iezzi, esponente di maggioranza della lista Ferrara sindaco. 

Uno sfogo fuori microfono - o almeno così sarebbe dovuto essere, ma l'audio era regolarmente aperto - perché non riusciva a votare sulla piattaforma, nonostante l'aiuto telefonico di qualche collega. 

L'espressione blasfema, in realtà, non è parsa intaccare particolarmente le sensibilità di quasi tutti i partecipanti all'assise civica virtuale. Il presidente del consiglio comunale Luigi Febo ha chiesto al collega di "non bestemmiare", mentre una ferma condanna è arrivata dall'esponente del Partito Democratico Barbara Di Roberto, che ha chiesto di intervenire per fatto grave. 

La consigliera di maggioranza ha ricordato come il consiglio comunale, benché da remoto, sia una sede istituzionale, in cui i partecipanti sono tenuti a conservare un atteggiamento consono e rispettoso dei cittadini e dell'istituzione che rappresentano. E ha invitato il presidente Febo a un richiamo scritto. 

Al termine della lunga seduta, lo stesso Febo si è scusato a nome di tutta l'assemblea "per le parole fuori luogo che sono state usate con le telecamere accese". 

E, poco dopo il termine della riunione, ha affidato a una nota stampa il suo rammarico per l'accaduto: “Durante la seduta del consiglio comunale di oggi - si legge - si è verificato un  fatto increscioso per cui chiedo personalmente scusa alla città e a quanti erano al momento collegati. Uno dei consiglieri ha bestemmiato e, anche se è accaduto perché si trovava in difficoltà durante l’operazione di voto, che è rigorosa e complessa com’è giusto che sia, visto che la seduta non si svolgeva in presenza, di certo non può passare come sciocchezza, né può essere ritenuta giustificabile, perché chi rappresenta la città in una pubblica assise ha il dovere di farlo senza offendere dignità e credo di nessuno".

"Ciò che è accaduto oggi - ha proseguito - non dovrà più ripetersi, su questo, in pieno accordo con il sindaco Diego Ferrara, saremo rigidissimi, perché la politica è a servizio della comunità, abbiamo tanto lavoro da fare e dobbiamo farlo con serietà, impegno e, soprattutto con i toni giusto e il rispetto dovuto”. 

Purtroppo, però, questa pagina poco edificante per l'istituzione cittadina resterà a lungo nella memoria del web: le sedute di consiglio comunale che si tengono sulla piattaforma online, infatti, sono automaticamente registrate e inserite nell'archivio sul sito dedicato, dove restano a disposizione di chiunque. 

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