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Dopo il consiglio degli improperi, Febo contrattacca Pompilio: "Questione chiusa, ma lei è in maggioranza o no?"

L'esponente di Azione Politica aveva accusato il presidente del consiglio comunale di non saper gestire l'assise civica e di non conoscere il regolamento

"Lasciamo la polemica a chi non ha proposte, continuiamo a lavorare per la città". Così, il presidente del consiglio comunale Luigi Febo, replica alla accuse sollevate, ieri in aula e dopo la fine della seduta, dalla consigliera di Azione Politica Serena Pompilio.

L'ex alleata aveva anche stigmatizzato l'increscioso episodio che ha caratterizzato il consiglio comunale di ieri, quando un consigliere ha bestemmiato, pensando di avere il microfono chiuso.

“Da presidente del consiglio comunale - dice Febo - ritengo ormai più che definita la questione degli improperi durante il consiglio in diretta. In virtù, invece, di una personale esperienza amministrativa non breve, mi resta difficile considerare offensive o utili le opinioni espresse a mezzo stampa sul mio operato".

Anche Febo, come già fatto ieri in aula da Barbara Di Roberto (Pd), torna a cavalcare la questione della "appartenenza" di Pompilio, eletta nello schieramento del vice sindaco Paolo De Cesare, ma sin dai primi mesi di esperienza amministrativa spesso in contrapposizione con la maggioranza. La stessa Pompilio aveva replicato di essere "una persona libera", che vota i provvedimenti "secondo coscienza".

"Quello che invece mi chiedo, ormai da mesi - incalza il presidente del consiglio teatino - è da che parte stia chi alimenta a tutti i costi la polemica, essendo stata eletta in quota di una maggioranza da cui non è ad oggi ancora formalmente uscita, ma che continua ad attaccare senza una vera ragione, né una proposta fattibile per la città, a cui invece il resto del consiglio lavora”.

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