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Plasma iperimmune dei pazienti Covid, Taglieri (5 stelle): "Dalla Regione nessuna notizia"

Il consigliere regionale torna a invocare chiarezza dall'assessore Verì, che aveva spiegato l'esistenza della banca da marzo

Aveva sollevato la questione già qualche giorno fa e ora il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Francesco Taglieri torna a chiedere notizie sull'uso del plasma iperimmune in Abruzzo per curare i pazienti affetti da Coronavirus. E l'assessore alla Salute Nicoletta Verì aveva chiarito: "Le banche del plasma iperimmune sono attive da marzo".

“L'utilizzo del plasma iperimmune nella cura di pazienti in trattamento per Covid-19 ha dato risultati confortanti, certificati da ricerche specialistiche e da studi pubblicati su riviste scientifiche. Di fronte alle mie richieste per conoscere cosa sia stato fatto al riguardo in Abruzzo, dal momento che anche in altre regioni italiani ci si è attrezzati per raccoglierne quanto più possibile - dice - l'assessore alla sanità Verì ha assicurato la presenza di una banca del plasma iperimmune anche sul nostro territorio. Tuttavia, non è arrivata nessuna altra informazione. Non sappiamo, quindi, ad esempio, quante sacche siano state raccolte negli ospedali abruzzesi, quante siano disponibili, in quali siti è possibile donare, quante sacche sono state infuse ai pazienti e con quali risultati nelle singole Asl, quali opere di sensibilizzazione alla donazione siano state fatte sul territorio. Ho inserito tutte queste domande all'interno di un'interrogazione che sarà discussa in Consiglio regionale, in modo da fare chiarezza davanti a tutti gli abruzzesi su un tema di grande importanza per la salute pubblica, perché sembra del tutto inutile istituire una banca del plasma iperimmune se poi non la si fa funzionare a dovere”.

“Il plasma ottenuto da donatori convalescenti dopo infezione da Covid-19 - aggiunge il vice presidente della commissione Sanità - è una risorsa limitata che si può raccogliere in una finestra temporale stretta, tuttavia la sperimentazione ha evidenziato l'efficacia delle trasfusioni in pazienti positivi, con un consistente abbassamento della mortalità. Una terapia che presenterebbe anche vantaggi di economicità, essendo le donazioni gratuite per legge, e diventerebbe uno stimolo per accumulare plasma da utilizzare, seguendo i protocolli, nei momenti di necessità”.

“Istituire la banca del plasma iperimmune senza che se ne faccia la doverosa pubblicità e senza che si diano gli strumenti ai professionisti per farla funzionare a dovere - aggiunge - è come non averla creata affatto. È urgente quindi rendere noto a tutti, e il prima possibile, cosa sia stato fatto nel sistema sanitario regionale e muoversi di conseguenza, rendendo realmente efficace questo strumento. In una situazione emergenziale è un dovere della giunta di centrodestra sfruttare al meglio ogni possibile strumento per curare i malati e rallentare il contagio. Marsilio e i suoi assessori non lo dimentichino”.

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