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L'avviso per il nuovo direttore di Anestesia finisce in commissione, Smargiassi: "Timore per i ricorsi"

I referenti della Asl hanno spiegato ai commissari che, dopo la sentenza del giudice del lavoro, si è ripetuta la procedura mantenendo, come disposto dal tribunale, i requisiti dichiarati dai candidati all’epoca dell’avviso del bando

È arrivato oggi in commissione di vigilanza della Regione l'avviso pubblico per individuare il nuovo direttore di Anestesia e terapia dell'ospedale San Pio di Vasto. Una discussione voluta dal presidente della commissione Smargiassi, che per questo era stato attaccato dalla Cisl Medici

E proprio Smargiassi ha spiegato perché l'avviso per l'affidamento dell'incarico è stato inserito nella seduta: “Dopo l’accoglimento del ricorso presso il tribunale di Chieti del secondo soggetto in graduatoria - ha detto - la Asl è stata costretta a procedere nuovamente con le fasi di colloquio degli originari concorrenti, ripartendo però dai punteggi ottenuti sulla scorta dei requisiti posseduti alla data di partecipazione all’avviso. Circostanza che, aggiunta al fatto che molti degli originari partecipanti nel mentre hanno trovato una diversa collocazione, ha comportato la rinuncia di altri candidati”. 

Sul punto è stata audita per la Asl Manuela Loffredo, la quale ha confermato che, a seguito della sentenza del giudice del lavoro, ha provveduto a ripetere la procedura mantenendo però, come peraltro disposto dal tribunale, i requisiti dichiarati dai candidati all’epoca dell’avviso del bando. 

Anche Giovanni Stroppa, direttore amministrativo della Asl, ha sostanzialmente confermato la procedura esplicata da Loffredo, chiarendo di aver voluto accelerare la ricostituzione della commissione di valutazione al fine di ottemperare al disposto della sentenza.

"Recepiti i chiarimenti dalla direzione - ha commentato Smargiassi - restano comunque le preoccupazioni per eventuali, e a mio parere prevedibili, ricorsi da parte degli altri partecipanti che potrebbero esporre l’azienda a ulteriori ingenti esborsi economici. È opportuno ricordare infatti come per la medesima procedura la Asl sia stata già condannata a risarcire oltre 100mila euro al soggetto ricorrente, tra risarcimento e spese legali. Spiace in ultimo constatare che, per la terza volta, questa commissione si trova a disquisire sul labile confine tra atto legittimo e atto opportuno, assunti dalla Asl”. 

La commissione ha poi trattato l'appalto del servizio di ristorazione negli ospedali e nelle rsa della Asl di Teramo. 

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