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Domani in Commissione l'ultima possibilità per dire addio all'autovelox di Brecciarola

Il dispositivo è stato spostato lungo la Tiburtina con una spesa superiore ai 13mila euro, ma Giustizia Sociale continua ad opporsi e chiede di fare altrettanto ai consiglieri di maggioranza e opposizione: "Ci sono soluzioni alternative per garantire la sicurezza stradale"

Contestato, spostato e ora anche illuminato per essere visualizzato meglio. L’autovelox lungo la Tiburtina a Brecciarola è ancora al centro delle polemiche. Dopo aver speso più di 13 mila euro per spostare il dispositivo all’imbocco dell’Asse Attrezzato perché, nella strada urbana di scorrimento dove era stato installato, non c’erano le caratteristiche minime previste dal codice della strada (ma le multe sono arrivate lo stesso agli automobilisti), il Comune di Chieti ora è pronto per la riattivazione. Dal conto loro però, le opposizioni continuano a contrastare l’autovelox di Brecciarola.

Spostato di un chilometro l'autovelox di Brecciarola

E’ convocata per domani la seconda Commissione Consiliare per la trattazione dell’ordine del giorno “Autovelox Località Brecciarola: ricognizione stato di fatto”. Giustizia Sociale fa presente che si tratta dell’ultima occasione per i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione,  di recepire in forma istituzionale le lamentele e le istanze degli abitanti di Brecciarola e del Bivio che, da tempo, chiedono all’amministrazione comunale soluzioni alternative in termini di sicurezza all’autovelox di via Tiburtina Valera, ribattezzato dal partito “il bancomat del Comune”.

“Noi di Giustizia Sociale, da sempre in prima linea a sostegno delle proteste dei residenti, proveremo ancora una volta in Commissione, attraverso il nostro capogruppo Bruno Di Paolo, a far riflettere i commissari sulla necessità di andare incontro alle richieste dei cittadini della zona Brecciarola e il Bivio chiedendo, in coerenza con la nostra linea portata avanti in questi anni, l’eliminazione dell’autovelox” annuncia il segretario cittadino di Giustizia Sociale e rappresentante del Comitato Il Bivio Andrea Iezzi.

Metodi aternativi per garantire la sicurezza stradale per Giustizia Sociale sono altre: ad esempio l’introduzione generalizzata di bande rumorose, le segnalazioni luminose ad intermittenza, i dissuasori con indicazione digitale della velocità, il potenziamento dell’azione delle pattuglie di polizia municipale quale deterrente. “Le soluzioni per dare un bel segnale ci sono – conclude Iezzi -  l’importante è che ci sia anche la volontà politica”. 

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