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Autismo: più di 50 pazienti in lista d'attesa per le terapie, Stella (5 stelle) porta il caso in Regione

La consigliera chiede che venga istituito un reparto di Neuropsichiatria infantile, assumendo personale qualificato e che si prevedano annualmente risorse per l’aggiornamento del personale incaricato

Eliminare le liste di attesa e accelerare l'applicazione dei Livelli essenziali di assistenza per l'autismo. È la richiesta che arriva dalla consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Barbara Stella, che stamani ha portato il caso in V commissione Sanità.

"Nella provincia di Chieti - spiega - sono tante, purtroppo troppe, le famiglie in attesa che i propri figli vengano presi in carico dalla Asl di riferimento, con attese di mesi, se non anni. Una situazione gravissima se pensiamo a quanto sia di fondamentale importanza che gli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico siano tempestivi; eppure ad oggi, secondo quanto riferito dal direttore sanitario Muraglia nella Asl02 sono oltre 50 i bambini e i ragazzi in lista di attesa che attendono la presa in carico da parte della Asl”.

Un decreto del 2017 inserisce a pieno titolo le persone con disturbi dello spettro autistico nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) sanitaria. "Ma nonostante questo - denuncia Stella - troppe volte le famiglie sono state costrette a dover ricorrere al Tar per ottenere dalla Asl le cure necessarie e adeguate per i propri figli, con un impatto devastante sulle famiglie stesse soprattutto in termini emotivi. La presidente dell’associazione Asperger Abruzzo, ascoltata oggi, ha confermato come le criticità presenti all’interno della Asl02 siano ancora enormi e che le famiglie in attesa vivono situazioni molto difficili perchè l’attuazione tardiva delle terapie possono compromettere il raggiungimento di un livello di competenze adeguato e sviluppare buoni livelli di autonomia”.

La consigliera Stella lamenta poi che la Asl "prosegue nell’accreditamento di strutture private per fornire le cure previste in base alle linee guida ministeriali e proprio su questa strada pare che voglia proseguire per eliminare gli oltre 50 pazienti ancora in lista di attesa. Questa sicuramente è una soluzione momentanea, ma di certo non può essere considerata come la soluzione del problema, che dovrebbe essere affrontato in modo serio e soprattutto integrandolo davvero all’interno del sistema sanitario regionale e non esternalizzandolo, con un contestuale aggravio della spesa sanitaria e, a volte, non offrendo nemmeno le cure più adeguate”.

"È necessario che la Asl Lanciano-Vasto-Chieti, con il sostegno della Regione Abruzzo - incalza Stella - si adoperi al più presto istituendo un reparto di Neuropsichiatria infantile, assumendo personale qualificato e che si prevedano annualmente risorse per l’aggiornamento del personale incaricato, effettuando, qualora possibile, le terapie in ambiente naturale, a domicilio, rispondendo alle reali esigenze della famiglie e dei lori figli che necessitano della migliore assistenza sanitaria possibile”.

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