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L'attacco di Taglieri (M5s): "La Asl di Chieti è nel caos, il centrodestra ha fallito"

Il consigliere regionale contro l'assessore Verì

“Vogliamo che il diritto alle cure sia garantito per tutti i cittadini abruzzesi attraverso il servizio pubblico. Sembra una richiesta scontata ma purtroppo in Abruzzo non lo è".

A dirlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri che questa mattina ha convocato una conferenza stampa pubblica proprio davanti all’ospedale Renzetti di Lanciano.

"Il servizio sanitario, particolarmente nella Asl 2, è al collasso e i numerosi disservizi con cui gli utenti devono fare i conti ogni giorno ne è la prova. Sono mesi che denunciamo carenze di personale, liste d’attesa lunghissime e mancanza di strumentazioni, che rendono impossibile eseguire esami diagnostici e cure. Adesso basta, l’assessore Verì continua a promettere grandi investimenti e soluzioni, ma solo a parole. La verità è che il centrodestra è sordo alle esigenze del nostro territorio”. 

“Il centrodestra – continua Taglieri - ormai è al governo regionale da 42 mesi e non è stato in grado di produrre degli atti di programmazione necessari a ottimizzare il lavoro delle Asl: Piano Sanitario regionale, Rete Ospedaliera e Rete territoriale per ora ancora non sono pervenuti. Qualunque cosa arriverà, se arriverà, nei prossimi mesi sarà in estremo ritardo e inutile. Si naviga a vista tanto che le Asl agiscono ancora con atti di programmazione della scorsa legislatura e quindi pre pandemia. Basterebbe questo per far alzare dalla sedia qualunque legislatore, e invece esponenti di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, con l’arroganza che li contraddistingue, continuano a propagandare su atti e programmi che il tavolo di monitoraggio ministeriale starebbe valutando. Peccato che in Consiglio regionale questi carteggi non siano mai arrivati e la voce dei territori non sia stata ascoltata. Il nostro ospedale a Lanciano sta pagando a caro prezzo questo pressapochismo e lo vediamo ogni giorno.

"La struttura è letteralmente abbandonata a se stessa e le condizioni in cui sono costretti a operare i lavoratori sono inaccettabili. Il presidio non ha servizi minimi per un DEA di primo livello, rischia il declassamento e, a lungo termine, anche la chiusura. Ma forse l’obiettivo del centrodestra è proprio questo. Del resto la centralizzazione di personale e servizi verso la struttura di Chieti vanno proprio nella direzione dell’abbandono dei presidi come il Renzetti, o anche altri ospedali delle aree interne. Una tendenza che deve essere contrastata con fermezza. Il territorio frentano, e in generale la zona sud della provincia, hanno la necessità di avere degli ospedali efficienti. Parliamo di un bacino di utenza molto ampio che per la morfologia del territorio e dei collegamenti non sempre può raggiungere in tempi utili l’ospedale di Chieti. La popolazione ha già dimostrato la sua volontà: sono state raccolte migliaia di firme in difesa del presidio ospedaliero di Lanciano, eppure il centrodestra e la direzione strategica della Asl 02 continuano a non ascoltare la voce dei cittadini". 

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