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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Atessa

Atessa, procede l'istruttoria per il riconoscimento del San Camillo come ospedale di area disagiata

Lo dice il sindaco Borrelli replicando alle polemiche innescate in questi giorni

“Il riconoscimento del San Camillo de Lellis di Atessa come ospedale di area disagiata è in una fase istruttoria avanzata e lo dimostrano gli atti regionali e ministeriali”. Risponde così il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, alle polemiche innescate in questi giorni dal centrodestra: la giunta regionale, prima con delibera 642 del novembre 2017 e poi con delibera numero 15 del 17 gennaio 2018, dopo vari incontri preparatori, ha dato l'ok al potenziamento e alla riqualificazione dell'ospedale sangrino, stoppandone la trasformazione in presidio sanitario di assistenza (Pta). La giunta, dichiarando di voler cambiare i propri atti programmatori, nell'ambito del riordino della rete ospedaliera, che non è stato ancora concluso, ha dato il via libera al riconoscimento di Atessa come presidio di area disagiata. Gli atti sono poi stati inviati a Roma per essere sottoposti al Tavolo di monitoraggio nazionale, composto dai ministeri della Salute, dell'Economia, e da rappresentanti della conferenza Stato-Regioni. 

Tutto è confermato da un documento del 2 marzo scorso, inviato alla Regione e a firma del direttore generale del ministero della Salute, Andrea Urbani, con il quale il sindaco Borrelli ha parlato più volte. Nel documento si evidenzia che “la proposta di potenziamento quali-quantitativo del presidio ospedaliero San Camillo de Lellis, elaborata dal Tavolo tecnico di cui alla Delibera di Giunta regionale 642/2017, è in fase istruttoria da parte degli uffici competenti e a breve potrà essere sottoposta a valutazione da parte del Tavolo per il monitoraggio del Decreto ministeriale 70/2015”. Nello stesso documento viene chiesto di specificare la “dotazione di posti letto, il dimensionamento delle discipline sulla base dei bacini di utenza e l'articolazione della rete ospedaliera e dell'emergenza urgenza”. E dalla Regione, lo scorso 9 aprile, sono state preparate tutte le integrazioni richieste dal ministero della Salute, con un documento a firma di Alfonso Mascitelli, presidente dell'Agenzia sanitaria regionale. 

“Questi i fatti – dice Borrelli - Le procedure vanno avanti, con i tempi che la burocrazia in Italia richiede. Confidiamo in una prossima e definitiva riorganizzazione di tutta la rete ospedaliera abruzzese, che dovrebbe comprendere anche altre realtà. La nostra battaglia prosegue. Se i nostri cortesi avversari si fossero informati meglio, e non avessero preso lucciole per lanterne, avrebbero potuto risparmiarsi l'ennesima filippica contro l'amministrazione comunale che, con coerenza e serietà, sta facendo tutto il possibile per chiudere positivamente l'istruttoria in corso sull'ospedale di Atessa. Evidentemente a loro non interessa il risultato, come dimostrano i comportamenti avuti durante la passata amministrazione di centrodestra, quando l'ospedale veniva progressivamente smantellato. Preferiscono dar fiato a una volgare propaganda per piazzare un loro candidato alle prossime elezioni regionali, sotto le insegne di Forza Italia e della Lega". 
 

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