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"Seminare il futuro": il resoconto dell'assemblea del Pd in piazza Vico

"Seminare il futuro" è stato il tema dell'assemblea pubblica del Pd svoltasi lunedì sera a Chieti e a cui hanno partecipato il segretario regionale Silvio Paolucci, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, il Presidente dei deputati Roberto Speranza

“Seminare il futuro” è stato il tema di una riuscita assemblea pubblica del Pd di Chieti che si è svolta nella serata di lunedì in Piazza G.B.Vico a cui hanno partecipato il segretario regionale Silvio Paolucci, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, il Presidente dei deputati Roberto Speranza.

Alla presenza di molti iscritti, militanti e cittadini, dopo i brevi saluti della vice segretaria provinciale Chiara Zappalorto e di quello cittadino Enrico Iacobitti, ci sono stati gli interventi dei relatori: Paolucci ha sferrato un durissimo attacco alla Giunta regionale e al suo Presidente Gianni Chiodi, ricordando alcuni dati (meno ricchezza, più cassa integrazione, più disoccupazione specie giovanile, una minore qualità della vita, gli ancora irrisolti problemi causati dal terremoto che ha messo in serie difficoltà L'Aquila ecc.) che, a suo giudizio, dimostrano in maniera inequivocabile il completo fallimento delle destre che, con Chiodi in testa, stanno anche cercando di rinviare le elezioni regionali che si dovrebbero svolgere entro la fine di quest'anno. Concludendo, Paolucci ha anche fatto riferimento all'ingresso nell'Unione europea della Croazia, regione della ex Jugoslavia, nostra  dirimpettaia, che potrebbe aprire nuove prospettive di crescita per entrambe.

Legnini ha svolto un intervento di grande respiro nazionale, toccando i temi politici più attuali del momento con particolare riferimento a quelli economici, ricordando lo stato di necessità che ha portato Pd e Pdl, partiti che si sono combattuti per circa 20 anni, a governare assieme. “Non è il governo che volevamo- ha detto - ma è quello reso possibile dal voto degl'italiani che hanno deciso la tripolarizzazione del quadro politico nazionale”.

Prima dell'intervento conclusivo di Speranza, ci sono stati alcuni interventi del pubblico che hanno chiesto chiarimenti in merito alle posizioni del Pd sugli F35, l'ineleggibilità di Berlusconi, le iniziative concrete da prendere per sconfiggere la disoccupazione giovanile, l'Imu, l'Iva, le primarie del Partito in vista del prossimo congresso sulla divisione dei compiti tra segretario eletto e candidato alla Presidenza del Consiglio ecc.

Assemblea del Pd a Chieti /foto Zulli

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Il giovane capogruppo dei deputati Speranza (35 anni, a dimostrazione che non è vero che il rinnovamento anche generazionale del Parlamento sia una esclusiva del solo M5S) è partito dal voto del 25 febbraio scorso che ha visto l'inattesa esplosione del M5S e dell'astensione, ribadendo il concetto che il Pd avrebbe voluto “un governo di reale cambiamento non reso possibile dall'incomprensibile atteggiamento del M5S che ha chiuso le porte ad ogni generoso tentativo di Bersani di fare un governo capace di mettere all'angolo il Pdl e Berlusconi”.

Speranza ha poi ricordato alcuni provvedimenti, giudicati positivamente, adottati dal governo Letta (i soldi trovati per la proroga della cassa integrazione in deroga, il rinvio del pagamento dell'Imu, lo sforzo per evitare l'aumento dell'Iva ecc.) aggiungendo che ora bisognerà rimettere al centro di ogni impegno il rilancio della scuola pubblica, aumentando anche gli stipendi degli insegnanti che sono ancora i più bassi d'Europa. Sui cacciabombardieri F35, Speranza ha detto che “bisognerà ripensare al progetto complessivo pur mantenendo l'esigenza, per un grande Paese come l'Italia, di avere un adeguato sistema di difesa”. Parlando, in  conclusione, dell'ormai prossimo congresso del Pd, ha sostenuto che bisognerà discutere dei grandi temi politici e non dividersi sui nomi degli aspiranti segretari ( a dire il vero un po' troppi, secondo me) sulla cui elezione, pur riconoscendo un certo ruolo agli iscritti, non ha escluso il coinvolgimento di altri eventualmente interessati.

Una mia considerazione conclusiva: nella stessa piazza, il 9 giugno scorso, c'era stata la 'rendicontazione' del Sindaco della città Di Primio, un agiografico snocciolar di dati, senza alcuna possibilità di interlocuzione da parte dello scarso pubblico presente.

Il Pd si è aperto al confronto che forse avrebbe potuto e dovuto essere ancor più partecipato ma si sa che prendere la parola in pubblico è sempre difficile per tanti motivi. Ma, chi ha voluto, ha potuto porre problemi e chiedere risposte, poi più o meno condivisibili.

Questa è una delle tante grandi differenze tra due partiti che, come il Pd e Pdl, facendo di necessità virtù, con molti reciproci mal di pancia, stanno sostenendo lo stesso governo.

E scusate se è poco.

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