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Una sede nei locali comunali a quattro associazioni, si riaccende la polemica: "Perché solo alcune devono aspettare il nuovo regolamento?"

La consigliera di Azione Politica Pompilio torna a puntare il dito contro l'amministrazione comunale, dopo la polemica sulle 27 realtà associative che entro fine febbraio dovranno lasciare l'ex caserma Pierantoni, senza ancora un posto alternativo in cui riunirsi

L'assegnazione di una sede a quattro associazioni teatine da parte del Comune riapre la polemica sullo "sfratto" delle 27 che invece entro il 28 febbraio dovranno lasciare la ex caserma Pierantoni, a Santa Maria, dove sarà realizzato uno studentato

Solo pochi giorni fa, la consigliera di Azione Politica Serena Pompilio aveva attaccato l'amministrazione comunale, accusandola di non avere ancora individuato una soluzione alla data del 30 novembre, inizialmente indicato termine ultimo per liberare le sedi. Dall'ente, avevano assicurato che a gennaio sarà pubblicato il nuovo bando per le assegnazioni, in tempo per il 28 febbraio.

Ora, però, Pompilio torna all'attacco. Il caso nasce da quattro determine comparse sull'albo pretorio del Comune di Chieti. Nei provvedimenti, datati 2 dicembre, si dispone l'assegnazione di sedi per le associazioni Aido, Wwf, Gruppo cinofilo Chieti e Agesci gruppo Chieti 1. 

Nel dettaglio, le prime tre, che avevano trovato casa negli spazi del mercato coperto di via Ortona, non possono più utilizzarli per lavori urgenti di messa a norma. Così, hanno ottenuto una nuova sede nell'ex centro sociale di via Pescasseroli.

Agli scout, invece, sono stati concessi da usare come deposito alcuni locali in via di Porta Monacisca, precedentemente usati dal Club solidale abruzzese, che ha dovuto lasciarli per un grosso problema di umidità.

E ora la consigliera di minoranza taccia come "indecorosa la gestione della res pubblica nel Comune di Chieti. Due giorni fa - accusa - il centrosinistra rilasciava dichiarazioni con le quali rappresentava l’impossibilità di aiutare le 27 associazioni allocate nella ex caserma Pierantoni, che dovranno lasciare i locali senza avere, ad oggi, una sede alternativa poiché, con questa amministrazione, le assegnazioni sarebbero avvenute nel rispetto dei 'criteri trasparenti e certi' previsti dal regolamento in fase di approvazione. Addirittura - incalza Pompilio - si bollavano le mie dichiarazioni come mere strumentalizzazioni".

"La maggioranza - continua la consigliera - si smentisce ancora una volta da sé". Pompilio contesta che le assegnazioni alle quattro associazioni siano avvenute “ben prima di approvare il tanto decantato regolamento per l’affidamento degli immobili comunali (che, assicura l'amministrazione, sarà discusso nel prossimo consiglio comunale, non ancora convocato, ndc) indire il pedissequo bando. Mio malgrado - aggiunge - prendo atto che le regole non valgono per tutti: da una parte le 27 associazioni che continuano faticosamente la loro attività nella sistemazione pro tempore della ex caserma Pierantoni e, dall’altra, 4 associazioni felicemente allocate in stabili sistemazioni nonostante siano lontani l’approvazione del regolamento e il successivo bando. Come mai vengono assegnate sedi prima dell’imminente bando? E perché c’è chi viene aiutato e chi no?", conclude la consigliera di Azione Politica.

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