Asl unica con sede a L'Aquila. Di Biase: "alle altre province solo briciole"
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday
Il Presidente della Regione Luciano D'Alfonso lo aveva annunciato in campagna elettorale che, per razionalizzare i costi della sanità abruzzese, avrebbe creato la ASL unica per la Regione Abruzzo. E siamo tutti felici e contenti che questo processo stia entrando nella fase della concretizzazione. Ma rimaniamo sconcertati di fronte alla scelta di collocare la Direzione di questa mega Asl a L'Aquila.
Il problema non è di rivangare beceri e superati campanilismi, ma di chiarire due aspetti:
1 - la scelta di spostare il centro gravitazionale della Sanità a L'Aquila, rischia di creare problemi di natura istituzionale, oltre che funzionali.
2 - capiamo che L'Aquila necessita di attenzioni particolari per farla tornare a vivere, ma procedendo in questo modo, accadrà che fra qualche tempo l'area costiera della nostra Regione vivrà una triste stagione di impoverimento; constatiamo come flussi di risorse vadano a L'Aquila (esempio eclatante, le risorse per la cultura), mentre alle altre province arrivano solo le briciole (ma proprio "le briciole").
Una riflessione è necessaria, ripeto al di là di facili e strumentabili polemiche: la regione deve vivere una stagione di globale attenzione e questo deve partire dalle rivendicazioni del territorio. Invitiamo, pertanto, gli amministratori comunali a porre al centro del proprio interessamento la questione.
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