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Aqualand del Vasto, Del Prete: “Vendiamola perché da tre anni non paga”

Il Comune di Vasto vanterebbe un credito di oltre 250 mila euro per il solo affitto della struttura. La proposta arriva da Nicola Del Prete, consigliere comunale di opposizione a Vasto, che analizza le diverse opzioni per evitare l’aumento delle imposte comunali

“Se la filosofia è quella di vendere le attività e le strutture pubbliche che non producono utili, come ad esempio la farmacia comunale inserita tra i beni da alienare, è bene che l’amministrazione provveda alla vendita anche del Parco Aqualand del Vasto che potrebbe sfruttare alle casse comunali diversi milioni di euro”.

La proposta arriva da Nicola Del Prete, consigliere comunale di opposizione a Vasto, che analizza le diverse opzioni per  evitare l’aumento delle imposte comunali. “A quanto mi risulta – spiega -, ma spero di essere smentito con i documenti, il gestore del parco acquatico dal 2010 non paga le somme annuali che deve, per convenzione, al Comune. Addirittura l’ultimo versamento sarebbe un acconto che, invece, fa riferimento espressamente al versamento del dovuto in “un’unica soluzione” entro dicembre dell’anno in corso. Ciò significa che il Comune di Vasto vanterebbe un credito di oltre 250 mila euro per il solo affitto della struttura”.

Del Prete si chiede anche se la struttura abbia pagato la Tarsu e se abbia provveduto a regolarizzare la morosità con la Sasi per il consumo di acqua.” Eppure in estate il richiamo di quella che è stata una intuizione dell’ex ministro Gaspari, voluta ed avviata dall’ex sindaco Prospero ed inaugurata dall’ex sindaco Tagliente è alta, dunque accumulare debiti nei confronti del proprietario del Parco, ovvero il Comune e con enti che erogano altri servizi, non è segno di buona gestione” incalza Del Prete che come suggerì il  Presidente del Consiglio comunale vastese qualche anno fa, ritiene sia arrivato il momento di vendere l’Aqualand per dare respiro alle casse comunali.

 “Oggi più che mai, al cospetto di un bene che vale molto sul mercato dei servizi al turismo ma che non produce nulla all’amministrazione comunale. La sua vendita porterebbe invece  l’incasso di qualche milione di euro al Comune di Vasto, che al posto di chiedere ai cittadini più di 7 milioni di euro all’anno per la Tarsu bene farebbe a rendere produttivi i suoi beni”.

 La proposta di Del Prete, a quanto afferma, non si limita alle parole: “ E’ mia intenzione non limitarmi ad una semplice interpellanza, su questo argomento, ma di andare fino in fondo, anche scrivendo alla Corte dei Conti, se non verranno adottati provvedimenti immediati improntati alla salvaguardia dell’interesse pubblico. A proposito: qualcuno ha visto il campo di calcio che il gestore avrebbe già dovuto realizzare da anni per 260 mila euro in virtù del nuovo contratto di affitto fino al 2021?”.

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