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Chieti riparte dai bambini: approvato il garante per l'infanzia nel primo consiglio "tecnologico"

Seduta inaugurale del nuovo sistema di trasmissione e organizzazione delle sedute, che consente ai cittadini di accedere più facilmente ai lavori del Comune e guardare le assemblee in ogni momento

Nella prima seduta con il nuovo sistema tecnologico, non senza qualche difficoltà tecnica da parte dei consiglieri, il consiglio comunale di Chieti ha approvato il regolamento per il garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e quello per la disciplina dell'albo degli enti del terzo settore. 

Voto unanime per il documento che istituisce una figura, a costo zero per l'ente, che vigilerà sulla tutela dei diritti dei minori. 

Ma la mattinata di oggi è stata, soprattutto, l'occasione dell'assise civica per prendere confidenza con il nuovo sistema di trasmissione delle sedute da remoto, ben più agile e trasparente rispetto al vecchio sistema della diretta Facebook. Sul sito dedicato, infatti, è possibile seguire in diretta le sedute del consiglio comunale, che vengono poi archiviate per la consultazione in qualsiasi momento. In più, si possono consultare l'esito delle votazioni, scegliere di guardare un singolo intervento selezionandolo fra tutti quelli che hanno caratterizzato la seduta, cercare gli argomenti discussi dall'assise civica nel corso del tempo. 

I consiglieri, dal canto loro, grazie al nuovo sistema possono votare anche in caso di votazione segreta, modificare, consultare o presentare documenti in tempo reale. Dopo la prima seduta, con qualche difficoltà per alcuni, ci vorrà un po' di tempo prima che tutti prendano confidenza con questa innovazione, che è in ogni caso uno strumento utilissimo per il confronto con i cittadini.

Il nuovo sistema, infatti, oltre a rendere i lavori più snelli, permette che siano facilmente fruibili dai cittadini, così da poter seguire più da vicino ciò che accade a palazzo di città. 

Tornando all'approvazione dello strumento a tutela dei diritti dei minori, che hanno provveduto a stilare tutti i consiglieri senza divisioni partitiche, si tratta di un'iniziativa nata soprattutto su impulso della presidente della commissione Statuto Barbara Di Roberto, consigliera con delega ai servizi all’infanzia e asili nidi. 

“Si tratta di una figura che una città come la nostra non poteva non avere – commenta il sindaco Diego Ferrara – perché nasce a garanzia della piena attuazione e tutela dei diritti e degli interessi delle persone di minore età, che sono il nostro bene più grande e questo secondo quanto stabiliscono le convenzioni internazionali, dalla Convenzione sui diritti del fanciullo, alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (Cedu), nonché la Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli".

L'incarico, senza oneri per l'ente, era già previsto nel programma di mandato dell'amministrazione Ferrara. "Non solo per l’esercizio delle tutele che gli conferisce la legge - spiega il sindaco - ma anche per condividere scelte destinate ai bambini, che riteniamo non più rimandabili, a partire da spazi aggregativi, attività ed eventi capaci di restituire loro vita e occasioni di svago in sicurezza dopo un anno di pandemia. Un lavoro che condivideremo anche con il vigente consiglio delle ragazze e dei ragazzi della città, che continua ad essere per noi un interlocutore vivo e interessante per gli stimoli e le istanze di cui gli eletti si fanno portatori nelle loro riunioni e nelle occasioni di confronto”.

“L’aver approvato oggi, alla vigilia del trentennale della ratifica italiana della Convenzione dei Diritti del Fanciullo, il regolamento istitutivo del garante dei diritti dell’infanzia, che fa seguito a specifica mozione consiliare, mi rende particolarmente soddisfatta e orgogliosa", commenta la consigliera Di Roberto. 

L'ufficio del garante avrà "funzione di promozione, tutela, proposizione, sollecitazione al soddisfacimento dei diritti dei bambini e ragazzi, come pure di referente attivo di una nuova e migliore azione di indirizzo politico. L’obiettivo - aggiunge - è quello di costruire una Chieti più equa, più aperta, più vicina alle istanze dei propri concittadini. Ri-partire dai bambini, ossia dai nostri cittadini più piccoli, è quanto più giusto potessimo fare nel riconoscimento del loro omnicomprensivo diritto fondamentale, che è quello alla felicità".

Sì dell'assemblea anche al regolamento sulla disciplina dell'albo degli enti del terzo settore, proposto dai consiglieri Paride Paci (Pd) ed Edoardo Raimondi (La Sinistra con Diego), con 18 voti favorevoli e 10 astenuti (Di Iorio sindaco, Lega, Forza Chieti, Chieti Viva, Fratelli d'Italia, Udc, Azione politica). 

Fra le perplessità espresse dai consiglieri astenuti, alcune modalità di iscrizione, in particolare il fatto che tra i requisiti non sia prevista l'obbligatorietà di presentare un bilancio preventivo per le associazioni neonate. 

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