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Approvata la nuova legge sui trabocchi: limitate le presenze, c'è l'obbligo di ospitare le visite guidate

Il consiglio regionale ha detto sì alle modifiche, con il voto contrario del Movimento 5 stelle e l'astensione del centrosinistra

Approvata la legge regionale sui trabocchi. Con il voto contrario del Movimento 5 stelle e l'astensione dei consiglieri di centrosinistra, il consiglio regionale, nella seduta di ieri, ha detto sì al progetto che prevede modifiche e integrazioni alla legge del 2009.

In particolare, il documento approvato prevede che i trabocchi abbiamo 160 metri quadrati calpestabili e 50 per i servizi tecnici; inoltre, sulla struttura non potranno esserci più di 60 persone contemporaneamente, compreso il personale. Le macchine da pesca potranno occupare al massimo 2 mila metri quadrati in totale, comprensivi "di specchio d'acqua e strutture componenti il trabocco", escluse le passerelle di accesso, che non potrà essere più lunga di 2 metri. 

Ora i Comuni della costa dovranno recepire la norma regionale per il rilascio delle autorizzazioni amministrative necessarie per l'esercizio delle attività di ristorazione. 

La Regione, dal canto suo, si impegna a sostenere le visite guidate sui trabocchi insieme ai titolari delle strutture, per promuovere la tradizione locale e l'immagine della Costa dei trabocchi. I traboccanti avranno l'obbligo di mettere a disposizione le strutture per attività di formazione o gite scolastiche, per non meno di 12 ore mensili.

Soddisfatto l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Mauro Febbo, che vede nel provvedimento 

l'avvio di un nuovo percorso per arrivare a valorizzazione e disciplinare le storiche e caratteristiche macchine da pesca, attraverso una legge più organica, tenendo conto sia delle esigenze dei gestori sia del ruolo che il Trabocco ricopre sotto l’aspetto attrattivo e turistico.

Il Movimento 5 stelle, tramite il consigliere Pietro Smargiassi, parla invece di 

un’occasione mancata per l’Abruzzo, che vede nei trabocchi strutture uniche al mondo, simbolo della nostra storia e della nostra cultura. Da oltre 10 anni la Regione non licenzia norme su questa materia e ora, invece di apportare la necessaria e utile chiarezza normativa, approva un testo che crea ancora più confusione e che recherà più problemi di quanti ne risolve.

I 5 stelle rivendicano il merito di aver fatto ascoltare associazioni e sindaci, che hanno evidenziato

importanti criticità che abbiamo cercato di sanare presentando emendamenti migliorativi ed ottenendone l’approvazione in commissione. Ma una serie di difficoltà ci sono state segnalate dai traboccanti, quindi, su un aspetto è importante fare immediatamente chiarezza: questa norma non ha nulla a che vedere con l’apertura dei ristoranti prevista per la prossima stagione.

Questa norma va a risolvere una serie di problemi, anche e soprattutto grazie al nostro impegno, ma non c’entra nulla con la concessione che il sindaco di Rocca San Giovanni, o chi come lui, deve fornire ai trabocchi per l’apertura. Questo equivoco probabilmente è stato fomentato per far ricadere sul consiglio il peso morale di un carattere di urgenza che non sussiste e che non ha ragione di esistere. Il tema dell’apertura imminente non c’entra e chi vuole farlo credere fa terrorismo politico. Chiarito questo aspetto, ci sono elementi di sicurezza per i cittadini e tutela del territorio per cui siamo contrari alla legge, soprattutto nella parte in cui si stabiliscono gli aumenti delle superfici, aspetto che ci ha fermamente convinto a votare contrariamente al testo della maggioranza.

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