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L'ex sindaco di Francavilla Luciani riprende il viaggio in Abruzzo in vista delle prossime elezioni regionali

L'ex primo cittadino francavillese, Antonio Luciani, torna a impegnarsi annunciando dal mese di ottobre un nuovo viaggio per la regione Abruzzo

Un nuovo viaggio per la regione Abruzzo al via da ottobre in vista delle prossime elezioni regionali.
È quello che annuncia l'ex sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, che già qualche anno fa aveva provato con la medesima iniziativa.

«Inizierà a ottobre un nuovo viaggio per la regione Abruzzo, ne discuteremo insieme», annuncia Luciani, «non abbiamo bisogno di simboli ed etichette ma soltanto di persone appassionate, competenti e libere. A chi pensa "non è mai stato fatto così" rispondiamo "non significa che non si possa fare così. Siamo noi gli artefici del nostro destino».

Poi l'ex primo cittadino francavillese spiega: «Questo è un momento della mia vita in cui, dopo tanti anni, ho potuto ricominciare da me. Tra le tante dimensioni che ho scoperto appartenermi, c’è quella che voi più conoscete: fare qualcosa per la comunità. Dai tempi del calcio, a quelli del sindaco, il mio tempo libero non è mai stato realmente tale, l’ho sempre condiviso con un progetto, cercando di portarlo avanti nel migliore modo possibile. Ho fatto della cittadinanza attiva una missione che mi ha accompagnato per tanti anni. Questa passione non è affatto svanita, ora. Mi sono sempre sentito, cittadino tra i cittadini, un ragazzo della strada che ha accumulato dalla sua una buona dose di esperienza accompagnata a tante notti di studio. Sono orgoglioso di ciò che ho lasciato quando ho terminato le mie attività: una squadra solida che è stata in grado di conquistare la serie D, un Comune con un bilancio sano e un'organizzazione avviata. Questo è il vero dono al territorio: metterlo in condizioni di crescere, non lasciare macerie ma semi di progresso e libertà».

Poi Luciani prosegue: «Voglio impegnarmi ancora. E sì, forse non è questo il momento più adatto per dirlo, con le politiche alle porte, ma nella mia vita non ho mai fatto quello che era conveniente per me, ma sempre quello che reputavo più giusto. Chi conosce un poco della mia storia sa che le logiche di partito non mi sono mai appartenute. Fuggo da tutto quello che è deciso a tavolino e non è calato sul territorio. Contano le persone e non i simboli. Sono progressista e non conservatore, moderato e non estremista, sostenitore della libertà. La nostra legge elettorale permette a quattro o cinque segretari di nominare deputati e senatori della nostra Repubblica. Intanto, oggi è arrivata la bolletta della luce di cinquecento euro. C’è da essere molto preoccupati. Voglio impegnarmi per questo territorio. Non sono io, siamo noi». 

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