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Aeroporto d'Abruzzo, D'Alessandro (Italia Viva): "Si rischia lo scippo da Ancona”

Camillo D'Alessandro commenta il piano nazionale dell'Enac in fase di elaborazione che trasformerebbe lo scalo marchigiano in aeroporto di riferimento per l'area dell'Italia centrale

“Mi permetto di segnalare ai neo eletti, nella distrazione collettiva in Regione, che è in corso il primo rischio di scippo a Roma: si tratta del piano nazionale strategico che sta varando l'Enac e che prevede, nella rete centrale, Ancona come aeroporto strategico nazionale nonostante da gennaio ad agosto l'aeroporto d'Abruzzo conti 479.470 passeggeri a fronte dei 308.293 passeggeri di Ancona e i 243.462 di Perugia. Nel solo mese di agosto il nostro aeroporto registra oltre 27.000 passeggeri in più rispetto ad Ancona e circa 36.000 in più rispetto a Perugia”.

A evidenziarlo è Camillo d'Alessandro di Italia Viva, come riferisce l'agenzia Dire.

Secondo D'Alessandro "essere aeroporto strategico, come disciplinato dall'articolo 698 del codice della navigazione, significa essere nodo essenziale per l'esercizio delle competenze esclusive dello Stato, tradotto più fondi. Il punto è che questa scelta si lega alla articolazione di quanto previsto nei progetti europei Ten. Ciò che manca totalmente è l'iniziativa della Regione in Italia e in Europa, si tratta di vedersi riconosciuto il diritto alla mobilità veloce che in Abruzzo, non avendo l'alta velocità ferroviaria, tale funzione è garantita solo dal trasporto aereo e dalla presenza di compagnie low cost. Si tratta di alleare Regioni con le nostre stesse esigenze. Di sicuro Giorgia Meloni è stata eletta in Abruzzo, di sicuro sarà premier, di sicuro Marche e Abruzzo esprimono due presidenti di Fratelli d'Italia, dunque che farà Marsilio, che farà la Meloni?”.

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