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Giardinelli: "I talloni d'Achille del progetto In.Te"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

A proposito degli interventi di Mauro Febbo e di Sara Marcozzi sulla ex-Burgo - I Talloni d'Achille del progetto In.Te - Bisogna dire tutta la verità alla gente

Pochi giorni or sono si è svolta, presso il Comune di Chieti, l'ennesima riunione per il progetto In.Te nella quale hanno partecipato, oltre al Sindaco Di Primio, il responsabile del progetto In.Te. Domenico Merlino, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, il Consorzio Industriale, l'Assessore alle Attività produttive Antonio Viola e le aziende interessate alla realizzazione del progetto; purtroppo al contrario di ciò che viene detto nei continui proclami, che hanno il solo scopo di far apparire che si sta lavorando per questo fantomatico progetto, la vera realtà è molto diversa; infatti molti i problemi, alcuni detti pubblicamente altri invece non raccontati al popolo, ostacolano (forse sarebbe meglio dire impediscono) la realizzazione del progetto.

Soprattutto oltre il richiesto impegno economico della Regione con il Consorzio e con il progetto in se, esistono altri due gravi ostacoli:

1) Il primo è che le Aziende interessate hanno presentato nel 2014 al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive ) la documentazione richiesta dal Comune per l'avvio al progetto senza un documento indispensabile: il titolo di proprietà del terreno - il Comune ha quindi già dal 18 marzo 2014 sollecitato le Aziende a completare la documentazione necessaria ma da allora le stesse non si sono fatte più vive; ...mi chiedo hanno un vero interesse ???

2) il secondo è che La Burgo ha ridotto il prezzo di acquisto del terreno a €.50 al mq chiedendo la stipula dei contratti entro marzo 2015, ma ciò è impossibile perché le Aziende hanno dichiarato di non aver ancora reperito i soldi necessari presso le Banche,.....riusciranno a reperirli in questo periodo in cui le Banche hanno chiuso il borsellino ???

In questa vicenda, che vive la sua triste storia da molti anni senza vederne la fine, ha perso la nostra città che ha dato molto all'Azienda Burgo ed hanno perso gli operai e le loro famiglie che sono rimasti disoccupati, ma certamente non hanno perso la stessa Burgo ed il Progettista, che da anni propone e ripropone il progetto In.Te. - Credo che oggi non si possa più affidarsi a tavoli inutili con gli stessi attori che finora non hanno avuto la capacità di portare avanti un progetto indispensabile per l'economia della nostra città, è necessario cambiare termini, modi e personaggi che hanno fino ad oggi caratterizzato la mediazione, e soprattutto è doveroso dire chiaramente come stanno le cose senza illudere ulteriormente quegli operai e quelle famiglie che una flebile speranza forse la nutrono ancora.

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