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25 aprile, polemiche per le manifestazioni. Paolucci a Di Primio: "Sei fuori dalla storia"

Due diverse cerimonie a Chieti per la festa della Liberazione: quella istituzionale e quella dell'Anpi. Il segretario regionale del Pd accusa il sindaco e dice: "Siamo orgogliosi di essere figli dei partigiani della Brigata Maiella"

Le manifestazioni per il 25 aprile dell’Anpi Chieti escluse dal calendario ufficiale cittadino. Domani infatti saranno due le cerimonie in centro, praticamente in concomitanza: quella pubblicizzata dal Comune di Chieti, che prenderà il via alle 10 da largo Cavallerizza con un corteo istituzionale e la deposizione di varie corone, e quella della sezione Anpi Alfredo Grifone Chieti, in largo Martiri della Libertà, con iniziative dedicate anche gli studenti.

Monta però la protesta per questa sudivisione. A farsene portavoce è Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito Democratico. "Non c'era bisogno di un manifesto per sapere quanto la destra teatina sia allergica ai valori della Liberazione- dichiara - ma che il sindaco di una delle più importanti città abruzzesi scelga una festa nazionale come il 25 aprile per censurare l'azione dei partigiani è l'ammissione di essere fuori dalla storia".

L’attacco di Paolucci è personale: "Il sindaco di Chieti ha mancato un'occasione, l'ennesima, per dimostrare di essere un amministratore moderno - sottolinea – preferendo  utilizzare la festa della Liberazione per parlare a qualche nostalgico di destra. L'Abruzzo e gli abruzzesi invece sono e restano orgogliosi di essere figli dei partigiani della Brigata Maiella, che senza colore politico si batterono contro il fascismo e per la libertà di tutti".

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