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Biciclette vietate sul corso principale di Lanciano, scoppia la polemica

Le associazioni e i Verdi chiedono all'amministrazione di modificare l'ordinanza che riserva corso Trento e Trieste all'uso esclusivo dei pedoni

Fa discutere, a Lanciano, l'ordinanza comunale che dallo scorso 22 ottobre limita il transito in corso Trento e Trieste e nelle strade limitrofe esclusivamente ai pedoni. Divieto assoluto, dunque, per i mezzi a due ruote, anche se "green". L'obiettivo dichiarato dell'amministrazione, già dall'avvio dei lavori per ripristinare la pavimentazione del corso, è arrivare alla pedonalizzazione del centro storico. 

Ma contro l'ordinanza, tra le varie voci di dissenso, c'è anche quella dei Verdi, che tramite il coordinatore locale Stefano Luciani accusano l'amministrazione di essersi "lasciata prendere la mano. Riteniamo - aggiunge - che un’amministrazione moderna debba incentivare un mezzo di trasporto come la bicicletta e non bollarlo come un intralcio per i pedoni. Soprattutto ciò non è ragionevole con riguardo a corso Trento e Trieste dato che la sua ampiezza garantisce l’agevole convivenza di pedoni e ciclisti. Questa scelta, inoltre, è in contraddizione con quella della costruzione di una pista ciclabile in via del Mare che dovrebbe essere l’inizio di un percorso ciclabile che attraversi l’intera città, ma, a questo punto, non corso Trento e Trieste evidentemente".

"I Verdi - aggiunge Luciani - si battono da sempre per stimolare la crescita della mobilità ciclabile perché è più pulita, più sana, più civile e di conseguenza trovare delle forme di mobilità alternative che disincentivino l’uso dell’automobile, non permettere alle biciclette di percorrere il corso principale della città appare come una scelta contraria a questi principi". L'appello, già avanzato dall'associazione Lavenum, è di modificare l'ordinanza 406 del 22 ottobre, per riaprire il corso alle biciclette. 

Il documento fa seguito alla delibera di giunta 322 del 16 ottobre, con cui l'amministrazione ha individuato le strade da vietare alle due ruote. In particolare, l'ordinanza stabilisce che vengano riservate al passaggio pedonale le seguenti vie: 

  • corso Trento e Trieste, nel tratto compreso tra viale delle Rose e via Salita della Posta, ad eccezione delle intersezioni con via L. de Crecchio, via Dalmazia o viale delle Rose
  • via Oplaco Obsidius
  • via Giuseppe Vergily
  • via Pietro Pollidori
  • via A. Cacciaguerra
  • via Carlo Madonna
  • via Giacomo Fella
  • via Omobono Bochache, nel tratto compreso tra via Abruzzi e corso Trento e Trieste
  • via Anton Ludovico Antinori
  • via Augusto Romagnoli, nel tratto compreso tra via Cesare Battisti e corso Trento e Trieste
  • via Pollidoro di Mastro Renzo, nel tratto compreso tra via Cesare Battisti e corso Trento e Trieste

Nella stessa ordinanza viene indicata nel dettaglio la segnaletica orizzontale e verticale da installare, per indicare l'inizio e la fine del percorso pedonale, la direzione obbligatoria, il senso unico, i divieti di sosta e fermata. Inoltre, stabilisce le aree di sosta nella zona circostante l'area pedonale. 

Per evitare il passaggio delle biciclette, l'amministrazione ha previsto l'installazione di dissuasori e fioriere in calcestruzzo. 

Ordinanza corso Trento e Trieste

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