Bollo auto ridotto del 50%: ecco come ottenere lo sconto
Per ottenere lo sconto del 50% sul bollo auto bisogna possedere un’auto che abbia compiuto 20 anni per la quale sia stato rilasciato il certificato di rilevanza storica e collezionistica
Uno sconto molto gradito: il bollo auto dimezzato si rivolge a tutti i possessori di vetture storiche certificate con almeno 20 anni di età compiuti dalla prima immatricolazione. La tassa automobilistica è spesso argomento di dibattiti, confronti e scontri e proprio in questi giorni sta destando nuovamente interesse per via della proposta di abolizione del bollo auto, avanzata dal Movimento 5Stelle.
Al momento è possibile solamente usufruire della riduzione del 50% sulla cifra totale da versare annualmente. L’agevolazione è prevista solamente per una specifica categoria di vetture, ossia quelle storiche. Il requisito richiesto è il raggiungimento della soglia dei 20 anni di età, ma da sola non basta.
Sbaglia, infatti, chi crede che sulla propria vettura “vecchia” si applichi direttamente e incondizionatamente lo sconto previsto per legge. Vediamo come funziona e come richiederlo.
Come ottenere il certificato di rilevanza storica
Per ottenere lo sconto del 50% sul bollo auto bisogna, dunque, possedere un’auto che abbia compiuto 20 anni per la quale sia stato rilasciato il certificato di rilevanza storica e collezionistica.
Per ottenerlo bisogna rivolgersi agli enti che possano attestare la storicità del veicolo e annotare i dati della vettura sui registri: Asi, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e Storico Fmi.
Oltre all’annotazione su uno dei cinque registri, bisogna aggiornare la carta di circolazione, o libretto; l’operazione è a pagamento.
Bollo auto dimezzato anche per veicoli storici a uso professionale
Anche per i veicoli storici a uso professionale è previsto lo sconto del 50% sul bollo auto. La novità è in vigore da giugno ed è stata introdotta dopo l'intervento del Ministero dell’Economia e delle Finanze con la Risoluzione n. 1/DF del 14 giugno
Sono anche stati chiariti gli sviluppi della sentenza 122/2019 del 20 maggio 2019, secondo cui la Corte Costituzionale ha conferito alle Regioni di decidere autonomamente sulle esenzioni dal pagamento del bollo.