Referendum e amministrative 2022: quanto guadagnano scrutinatori e presidenti di seggio?

Si terranno domenica 12 giugno le votazioni per i referendum e le amministrative per la scelta dei sindaci. Un ruolo importante e operativo l’avranno i componenti di ogni seggio: scrutinatori e presidenti. Quanto guadagnano per le ore in cui saranno presenti e vigileranno sul corretto svolgimento delle votazioni?

I ruoli

Scrutinatori e presidenti di seggio, insieme al segretario, sono i membri rappresentanti di ogni sezione. Questi si raduneranno sabato 11 giugno, nel pomeriggio alle ore 16, per contare e vidimare le schede e per l’affissione dei manifesti elettorali. Torneranno nel seggio il giorno seguente per le votazioni.

Referendum e amministrative si terranno in un’unica giornata: domenica 12 giugno dalle ore 7 alle 23.

Subito dopo, in nottata, si procederà allo spoglio delle schede dei referendum iniziando dalla numero uno e arrivando alla numero cinque.

Lo spoglio delle comunali avverrà lunedì 13 giugno alle ore 14.

Per i giorni non lavorativi e quelli festivi che si passano al seggio si ha diritto a una giornata di riposo (permesso elettorale) di cui si può usufruire subito dopo la fine delle operazioni ai seggi.

Quanto guadagnano?

Il compenso percepito è esentasse, come previsto dalla Legge. Ogni scrutinatore percepirà un compenso base di 104 euro (53 euro per i seggi speciali) mentre i presidenti di seggio percepiscono 130 euro (79 nei seggi speciali).

Visto che le schede dei referendum sono cinque, gli scrutinatori percepiranno 88 euro in più (22 per ogni scheda aggiuntiva). Dunque ogni scrutinatore percepirà 192 euro.

I presidenti, invece, riceveranno un compenso di 262 euro.

Laddove si voterà anche per le comunali, gli scrutinatori riceveranno 208 euro, 282 i presidenti.

In caso di ballottaggio, 120 euro per gli scrutinatori, 150 per i presidenti.