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"La pista ciclabile di San Giovanni Teatino sembra un ottovolante": la passeggiata disastrosa segnalata dalla Fiab [FOTO]

Il coordinamento locale della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta elenca i pericoli e chiede un adeguamento del tracciato

Avvallamenti ogni 25 metri, pavimentazione irregolare, percorso a ridosso delle recinzioni delle abitazioni: sono le principali criticità riscontrate sulla pista ciclopedonale di San Giovanni Teatino dalla Fiab Pescarabici.

"Abbiamo percorso, per tutta la sua lunghezza, la pista ciclabile che attraversa San Giovanni Teatino, tra corso V. Emanuele II e via Mazzini, costruita tutta  sul marciapiede, un a po’ nord e un po’ a sud - segnalano dalla Federazione ciclistica - . La pista si snoda spesso adiacente alle recinzioni delle abitazioni, creando non pochi problemi di sicurezza di transito, soprattutto in concomitanza di passi carrabili o semplice accesso alle abitazioni. Ma la cosa che maggiormente ci ha infastiditi sono stati i circa 70 avvallamenti che costringono le due ruote a fare continuamente su e giù in concomitanza con i richiamati passi carrabili e stradine varie laterali, anche a basse velocità, fino a quella ridicola di 10 km/h prevista perché la pista è oltremodo ciclopedonale.

Si tratta di un avvallamento ogni 25 metri su circa 1.800 dell’intero percorso: interruzioni, criticità, ostacoli di ogni sorta come fermate bus, pali della luce, curiosi stop alle strisce pedonali, crediamo non invoglino nessuno a percorrere questa pista ciclabile".

La Fiab, nel ricordare che chi transita sulla pista ciclabile ha la precedenza su chi l’attraversa, tranne che per i pedoni, evidenzia come "ai richiamati passi carrabili sono le auto a dover dare la precedenza, in entrata e in uscita, come anche in occasione delle traverse, soprattutto quando la segnaletica orizzontale lo evidenzia con la presenza di quadrettoni (in contrasto con  quanto previsto dalla segnaletica verticale presente che invita allo stop, mandando in confusione l’utente ciclista), e quindi non si capisce perchè debbano essere le bicia. fare su e giù, come in un ottovolante!

La pista - conclude - è ciclopedonale, un modello progettuale che viene rigettato anche dal recente Piano Generale della Mobilità Ciclistica, che bandisce le piste ciclopedonali. Speriamo che gli amministratori comunali capiscano e adeguino il tracciato".

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