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Una pista ciclabile da Pescara a Chieti Scalo lunga 25 km, due soci Fiab hanno provato a prefigurarla

Due soci della federazione italiana ambiente e bicicletta percorrendo per intero un tratto di circa 25 km hanno delineato le caratteristiche e potenzialità del percorso in un documento di sintesi

Una pista ciclabile che da Pescara raggiunga Chieti Scalo lungo la sponda del fiume.
È il percorso che hanno provato a delineare Alessandro e Pierluigi, due soci della Fiab che hanno pedalato per un intero tratto di circa 25 km della sponda sud del fiume.

E nel farlo ne hanno delineato le caratteristiche e le potenzialità, come riferisce IlPescara.

«Percorrendo in bici il fiume dal mare fino alla Fater, si iniziano a intravedere i primi suggestivi scorci di paesaggio», fanno sapere dalla Fiab, «il percorso si presenta in relativo buono stato di percorribilità per tutte le utenze. Persistono tuttavia delle criticità, ampiamente segnalate da noi in varie occasioni, circa lo stato di manutenzione del tratto in oggetto. Tuttavia esse potrebbero essere facilmente risolvibili, e noi crediamo che lo saranno anche grazie all’attenzione crescente del Comune di Pescara che, in collaborazione con diversi soggetti del territorio, sta portando avanti varie iniziative di infrastrutturazione ambientale e sociale del fiume. I progetti Golena, l’ecomuseo Fluvía, il Color che move il mondo, per citarne alcuni. Dalla Fater allo svincolo autostradale dell’A14 alcuni tratti sono di fatto già fruibili, ad esempio in corrispondenze degli impianti idroelettrici di Santa Teresa di Spoltore e Villanova di Cepagatti (dove era già previsto anni fa un progetto di parco fluviale). L’apertura degli spazi dell’Ippodromo a ridosso del fiume darebbe una grande spinta per dare continuità al percorso che, per ora, deve per forza ricollegarsi alla viabilità ordinaria di Sambuceto e San Giovanni Teatino. Il tratto più critico interessa il comune di Chieti Scalo, dove il progetto di parco fluviale a ridosso di Megalò non è mai veramente decollato, e vi sono ampie aree da bonificare e infrastrutturare».

Così concludono dalla Fiab: «In breve, le potenzialità ci sono. Lo hanno capito anche le pecore che pascolano allegramente lungo il percorso, in foto. Noi pensiamo che la collaborazione fra gli enti e l’implicazione dei soggetti del territorio che hanno a cuore il futuro di quest'area, e credono nelle sue potenzialità, possano portare a enormi benefici per la collettività. Noi ci siamo e ci saremo per dare il nostro contributo, ovviamente in bici!». 

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