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Pendolaria: in Abruzzo taglio del 21% ai servizi ferroviari

Nel triennio 2011-2014 tagli ai servizi e aumento del 25% del costo dei biglietti. la Campagna Pendolaria di Legambiente

Nel triennio 2011-2014 l'Abruzzo ha avuto il 21% di tagli ai servizi ferroviari, seguito da un per nulla confortante aumento del 25% del costo dei biglietti.

E' uno dei record negativi evidenziati dalla Campagna Pendolaria di Legambiente, il report delle peggiori linee ferroviarie selezionate sulla base di situazione oggettive e proteste da parte dei pendolari italiani, che ormai sono costretti a fare viaggi infernali per arrivare a destinazione

Il rapporto evidenzia che rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25% e le Regioni, a cui sono state trasferite nel 2001 le competenze sui treni pendolari. Queste però in gran parte dei casi non hanno investito né in termini di risorse né di attenzioni per recuperare la situazione.

Il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marcono chiede un impegno concreto alla Regione Abruzzo, tenendo anche conto della recente fusione tra le società regionali dei trasporti pubblici, Arpa, Gtm e Sangritana, per migliorare la viabilità su rotaie.

RECORD NEGATIVI Tra i record negativi evidenziati da Pendolaria in Italia ci sono le linee italiane Roma Termini-Ciampino-Castelli Romani, la Circumflegrea, la Bergamo-Milano, la Siracusa-Ragusa-Gela, la Portogruaro-Venezia. E ancora la Catanzaro-Lido-Lamezia Terme, la Salerno-Potenza e la Campobasso-Isernia-Roma. Sui costi il record negativo di aumento dei biglietti nell'ultimo triennio è stato in Piemonte con +47%,

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