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Domenica, 1 Ottobre 2023
energia San Giovanni Teatino

Fameccanica taglia di 780 tonnellate le emissioni di CO2

Il nuovo impianto fotovoltaico ha una potenza installata di 1.400 kilowatt picco (kWp) per 1800 Mega Watt ora di energia prodotta all’anno

Grazie al nuovo impianto fotovoltaico, del valore di 2,1 milioni di euro, Fameccanica taglierà di 780 tonnellate le emissioni di Co2, sarà in grado di ridurre più del 20 per cento i consumi energetici.

Fameccanica, società internazionale specializzata in Smart Factory Automation, leader nel settore dell’igiene, ha reso noti i risultati dell’analisi delle sue performance in ambito Esg: contratto indeterminato per tutti i dipendenti, circa 23mila ore di formazione erogate dalla società, oltre 12mila alberi piantati nel mondo.

Grazie al nuovo impianto fotovoltaico, che verrà inaugurato a settembre con un investimento di 2,1 milioni di euro, Fameccanica taglierà di 780 tonnellate le emissioni di CO2 e sarà in grado di ridurre più del 20 per cento i consumi energetici, proseguendo sul percorso di efficientamento avviato da tempo; dal 2019 ad oggi, vari interventi migliorativi e l’attento prelievo e scarico delle acque hanno infatti permesso di diminuire del 75 per cento il consumo idrico delle tre sedi, mentre grazie ad un’efficiente gestione, il 72% dei rifiuti viene destinato al recupero.

Il nuovo impianto fotovoltaico ha una potenza installata di 1.400 kilowatt picco (kWp) per 1.800 Mega Watt ora di energia prodotta all’anno: di questi circa il 20 per cento sarà reimmesso in rete.

L'impianto, in grado di coprire il 20-25 per cento del fabbisogno energetico di Fameccanica, è dotato di pannelli bifacciali la cui parte superiore raccoglie i raggi solari, mentre quella inferiore immagazzina i riflessi dei raggi su asfalto e automobili, generando quindi un aumento di performance a parità di superficie.

Inoltre, Fameccanica - da giugno 2022 al 100 per cento di proprietà di Angelini Industries, gruppo industriale che impiega circa?5.800 dipendenti?e opera in 21 Paesi con ricavi per 2 miliardi di euro, generati nei settori della salute, della tecnologia industriale e del largo consumo – nonostante un complesso contesto socio-economico,  ha costantemente garantito il massimo impegno e supporto nei confronti dei propri dipendenti: il 100 per cento ha un contratto a tempo indeterminato e riceve, in media, 35 ore di formazione all’anno per un totale di 22.878 ore erogate dalla società tra corsi tecnici, competenze digitali, capacità relazionali e/o manageriali, lingue, e qualità, sicurezza, ambiente, energia e sostenibilità.

“Stiamo vivendo un processo di profonda trasformazione tecnologica e sociale che sta cambiando le strutture economiche e produttive dei Paesi e delle società. – commenta Alessandro Bulfon, amministratore delegato di Fameccanica - In tale contesto, sostenibilità significa ancora di più per noi creazione di valore non solo per gli azionisti, ma per tutti gli stakeholder: il nostro team, i clienti, i fornitori e i partner, ma anche il territorio che ci ospita e la società tutta. Svilupperemo il business attraverso l’eccellenza operativa, la crescita sostenibile e il capitale umano, nonché il continuo presidio dei mercati di riferimento consolidando la nostra leadership nel settore dei prodotti igienici monouso e, al tempo stesso forti della nostra esperienza nella smart factory automation, esploreremo anche altri mercati adiacenti.”

Per ulteriormente diminuire le emissioni di CO2, Fameccanica ha attivato alcuni importanti progetti, tra cui: un’iniziativa di ripopolamento boschivo in otto Paesi in via di sviluppo dove ha piantato, ad oggi, oltre 12mila alberi, bilanciando così le sue emissioni di anidride carbonica; il programma europeo “Life all-in” per la realizzazione di un processo produttivo e trasformativo dei materiali più sostenibile che porterà ad una riduzione del 23 per cento di materie prime e del 10 per cento di CO2 e il progetto Greenpackt®, un innovativo sistema integrato e brevettato da Fameccanica, volto a sviluppare soluzioni di packaging sostenibile e in grado di coniugare tecnologia e ambiente per rendere l'industria del packaging più sostenibile ambientalmente.
Infine, Fameccanica ha scelto – per ragioni ambientali, e di supporto alla supply chain, alla digitalizzazione e al know-how – di fare affidamento principalmente su fornitori locali presenti nelle aree delle tre sedi: in particolare, in Italia, l’80 per cengo dei fornitori è nazionale, negli USA, il 31,7 per cento dei fornitori operano in Ohio e infine, in Cina, Fameccanica Machinery Shanghai si appoggia per il 46,9 per cento su aziende dell’area di Shanghai.

Nel corso del 2023, Fameccanica prevede inoltre di implementare ulteriori progetti volti al miglioramento delle sue performance in ambito Esg. 

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