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Cresce la produzione di energia pulita, vincono i piccoli comuni

Secondo il rapporto di Legambiente Comuni rinnovabili 2013 in Abruzzo l'energia solare è aumentata del 35% e le bioenergie del 60%. I centri più piccoli in molti casi sono più attenti all'ambiente delle città più importanti

In Abruzzo crescono l’energia pulita e l’interesse per le fonti rinnovabili. La regione, infatti, si colloca a metà della classifica Comuni rinnovabili 2013 stilata da Legambiente con il contributo di Gse e Sorgenia presentata stamani (martedì 26 marzo) a Roma. L’energia solare prodotta è aumentata del 35% e le bioenergie registrano un incremento del 60%.

La graduatoria ha preso in considerazione la produzione di energia solare termica e fotovoltaica, dell’eolica, dell’idroelettrica, della geotermia, della biomassa e del biogas. Scorrendo la classifica della provincia di Chieti, sorprendono i risultati dei piccoli comuni, spesso più attenti all’ambiente dei centri più grandi.

ORTONA PRIMA - Per la produzione di energia solare termica è Ortona a trionfare, con 188 metri quadrati di impianti termici installati nel territorio comunale. Seguono Santa Maria Imbaro (152 mq), Atessa (125 mq), Scerni e Villa Santa Maria (80 mq), Bomba (64). Fra le località più grandi va meglio Vasto, dove si trovano 60 metri quadrati di impianti termici. Lanciano (34,47 mq), Guardiagrele (33,98), e Francavilla (32,18) si differenziano di poco; segue San Giovanni Teatino con 24,3 metri quadrati di impianti ad energia solare. Il capoluogo è fermo a 16,50 metri quadrati.

Numeri più alti per gli impianti fotovoltaici, che riescono a produrre milioni di kiloWatt. Lanciano conquista il primato con 253 impianti, che insieme forniscono alla città frentana energia per 14.563, 27 kW. Sul secondo gradino si piazza Chieti con 222 impianti che producono oltre 11 mila kW. Seguono Ortona con 208 impianti, Vasto con 185, Casoli con 146 e Atessa con 141. Bene anche Francavilla (123) e Guardiagrele (116).

L'EOLICO - È soprattutto l’eolico a conquistare il chietino: la maggior parte dei centri abruzzesi in cui si produce energia grazie al vento è proprio in provincia di Chieti. La più virutosa è Castiglione Messer Marino, dove 68 impianti riescono a produrre 42.240 kiloWatt. Seguono Monteferrante con 41 impianti e Roccaspinalveti con 23. Ma impianti eolici sono anche a Fraine (15) e Montazzoli (16). Fra le località più grandi solo Lanciano e Ortona riescono a produrre appena 1,2 kiloWatt di energia.

Quanto a impianti idroelettrici, il capoluogo di Provincia con la produzione di 24mila kiloWatt non riesce a scippare il primato della piccola Montelapiano, che può usufruire di 60mila kW. Taranta Peligna e Lettopalena sono entrambe ferme a 8.200.

Ancora da esplorare lo sfruttamento del biogas. I più esperti sono i lancianesi, con 990 di kiloWatt elettrico di potenza termica installata grazie a biogas proveniente da discarica. Anche a Ortona (871 kWe), Cupello (642 kWe) e Chieti (625 kWe) si usufruisce di questa risorsa. Ancora assente la geotermia, ovvero la l’energia generata da fonti geologiche di calore. E in Abruzzo non c’è spazio per gli impianti a biomasse, che producono energia dalla combustione di prodotti di scarto delle colture.  

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