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Alla d'Annunzio più di 2 milioni per 20 posti da ricercatore sui temi dell'innovazione e del green

I contributi ministeriali mirano a promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia da Covid-19 e delle sue conseguenze sociali, sia di preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia

Finanziamenti per più di 2 milioni e 300mila euro dal ministero dell'Università e della ricerca all'università d'Annunzio di Chieti, da impiegare per la ricerca.

L'ateneo teatino, che rientra nelle cosiddette “regioni in transizione”, ha avuto due finanziamenti: 1 milione 498 mila 403 e 38 centesimi di euro per l’Azione IV.4, riservata a “Dottorati e contratti di ricerca su tematiche dell’innovazione”, e 878 mila 185 e 14 centesimi per l’Azione IV.6 destinata invece ai “Contratti di ricerca su tematiche Green”.

I due finanziamenti sono rivolti a 20 posti di ricercatore a tempo determinato su specifici progetti di ricerca inerenti alle suddette azioni,13 incentrati su tematiche dell’Innovazione e 7 su quelle Green. Nel rispetto delle tempistiche relative alle selezioni dei posti banditi per Rtda, 19 ricercatori hanno potuto già iniziare le rispettive attività di ricerca da gennaio.

I finanziamenti sono attivati dal Mur con i fondi React-Eu, Pon R&I 2014-2020, al fine sia di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia da Covid-19 e delle sue conseguenze sociali, sia di preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia. Si tratta quindi di interventi destinati a rafforzare le misure a sostegno della ricerca scientifica per garantire lo sviluppo di strategie coerenti con gli obiettivi del prossimo “Quadro finanziario pluriennale” 2021-2027, del Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione dell’Unione europea Horizon Europe e degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals-SDGs) individuati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Con l’emanazione, lo scorso agosto, dello specifico decreto ministeriale, il ministero ha così inteso rafforzare le misure a favore della ricerca scientifica attraverso il sostegno a contratti di ricerca a tempo determinato. In considerazione del documento di “Programmazione delle risorse React-Eu: quadro generale, linee di intervento e risorse” le risorse individuate dallo stesso decreto ministeriale sono state destinate alle università, statali e non statali, aventi sede nelle “Regioni meno sviluppate, Regioni in transizione e Regioni più sviluppate”.

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