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“Identità, autenticità e contraddizioni del cibo”: 1 milione di euro da fondi Prin per il progetto coordinato dalla d'Annunzio

Il professor Fornari, ordinario di Sociologia generale e direttore del dipartimento di Scienze giuridiche e sociali, guiderà un gruppo di lavoro composto anche dagli atenei di Bologna, Verona, Bari, nonché quella di Scienze gastronomiche di Pollenzo fondata da Carlo Petrini, padre del circuito Slow Food

L'università d'Annunzio di Chieti ottiene un finanziamento di circa 1 milione di euro di fondi per il progetto di ricerca “About the origin. Identity, authenticity and contradictions of food”, coordinato dall'ateneo teatino.

Il progetto è stato approvato nell’ambito dei Prin (Programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale) per il 2020, con un costo ammesso di 905.895 euro (decreto direttoriale del ministero dell’università e della Ricerca n. 2788, del 25.11.2021).

Il coordinatore nazionale (Principal investigator) del progetto è il professor Fabrizio Fornari, ordinario di Sociologia generale e direttore del dipartimento di Scienze giuridiche e sociali dell’università d'Annunzio. Guiderà un gruppo di lavoro composto da 5 università proponenti, Chieti-Pescara, Bologna, Verona, Bari, nonché quella di Scienze gastronomiche di Pollenzo fondata da Carlo Petrini, padre del circuito Slow Food.

Si aggiungono alle 5 università proponenti le 4 aggregate, comprendenti 49 professori e ricercatori appartenenti a 32 settori scientifico-disciplinari diversi. La ricerca avrà durata triennale e si articolerà anche attraverso la realizzazione di eventi, convegni, pubblicazioni, coniugando metodologie di ricerca sia empiriche che teoriche. Il progetto intende indagare, da un punto di vista interdisciplinare, il complesso mondo della scienza dei consumi, soprattutto in riferimento all’ambito del cibo, dell’alimentazione e delle variegate articolazioni del mondo agroalimentare. 

"Il suo contenuto semantico e la sua estensione logica - spiega il professor Fornari ˗ considerano questi aspetti come crocevia ed intersezione di una infinità di pratiche (culturali, tecniche, scientifiche), tra le quali emerge con particolare forza quella che lega il cibo stesso ai discorsi dell’origine, dell’autenticità e dell’identità. Si tratta quindi - precisa - di una ricerca il cui obiettivo è quello di rispondere a bisogni di natura etica, sociale e scientifica nel quadro di un confronto con temi che da un lato concernono l’esigenza pubblica di fare chiarezza intorno alla verità merceologica dei prodotti alimentari e di ciò che li rende attraenti per il mercato (il tema dell’origine quale sinonimo di autenticità), dall’altro si misurano con quella fabbrica di stereotipi ed autoinganni che pure investe il settore dell’alimentazione. In questa direzione, il progetto intende fornire orientamenti per le future policies in tema di cibo, di consumo, di produzione responsabile, nonché di tutele giuridiche. In un momento caratterizzato da significative contrazioni di fondi per la ricerca - conclude il professor Fornari -, si tratta di un risultato di estremo rilievo per il principale ateneo abruzzese".

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