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Abusi nello sport: l'università d'Annunzio pubblica il codice etico

Il documento serve a prevenire e contrastare gli abusi nello sport su atleti minorenni

L’università "d’Annunzio” ha prodotto un documento di policy e un codice etico e di condotta per supportare il mondo sportivo nel contrasto e nella prevenzione di tutte le forme di violenza che possono essere perpetrate su atleti minorenni. L'iniziativa rientra nel Progetto Safe Place Safe Play, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della Famiglia nell’ambito dell’avviso pubblico “per il finanziamento di progetti per la protezione ed il sostegno di minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale”.

La policy è uno strumento a disposizione di tutte le società sportive che descrive le principali azioni per costruire un ambiente sicuro per praticare sport, unitamente alle definizioni delle principali forme di violenza e ai contatti utili per effettuare una segnalazione. Si tratta di una vera e propria bussola per orientarsi a praticare sport in sicurezza e divertirsi. Il Codice Etico e di Condotta è, invece, uno strumento pensato per aumentare gli standard di sicurezza e di comportamento rivolto allo staff delle società sportive, ai genitori e agli atleti, che rende espliciti i valori condivisi e lo spirito dello sport. Questo documento fornisce una linea di azione rispetto ai dilemmi etici e ai comportamenti a rischio che possono verificarsi in ambito sportivo, offrendo un sostegno alle società sportive per adeguare e aumentare gli standard di condotta nella tutela dei giovani di minore età.

"I due documenti - spiega Maria Cristina Verrocchio, docente di Psicologia clinica e coordinatrice del progetto - sono stati prodotti all’interno di un importante network che ha previsto la partecipazione di referenti dei tre enti attuatori del progetto, l’università d’Annunzio, l’associazione Focolare Maria Regina Onlus e l’associazione di Volontariato L’Angelo Custode, e di altri partner locali individuati come soggetti strategici tra i quali il tribunale per i minorenni de L’Aquila, il Gruppo antiviolenza (Gav) della procura della repubblica di Pescara, gli assessorati alla Salute, Famiglia, Pari Opportunità e Politiche Sociali e la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, il Conu Abruzzo, l’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo.

In questo periodo lo staff del progetto è impegnato nella divulgazione dei documenti prodotti nelle società sportive abruzzesi che hanno aderito al progetto. Se altre società sportive volessero utilizzare i nostri documenti possono contattarci". 

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