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Martedì, 23 Aprile 2024
Scuola

Tagli all'assistenza disabili, Di Biase: "Riorganizzazione secondo le priorità"

L'assessore alla Pubblica istruzione parteciperà all'assemblea indetta dai sindacati per spiegare alle famiglie come ha deciso di organizzarsi il Comune tramite Chieti Solidale

Ci sarà anche l'assessore alla Pubblica istruzione Carla Di Biase all'assemblea pubblica organizzata per venerdì dai sindacati sulla rimodulazione del servizio di assistenza agli studenti disabili, che si dice pronta a ricevere in assessorato tutti i genitori preoccupati dalle ultime notizie per spiegare, documenti e numeri alla mano, cosa sta accadendo. Ma, sottolinea "avrei potuto dare tutte le risposte a chi avesse chiesto chiarimenti prima di creare ingiustificato allarmismo a chi già soffre e combatte ogni giorno per vedersi riconosciuti i diritti elementari". 

Di Biase, che ha ottenuto la delega alle scuole da poco più di un mese, a seguito dello scambio di deleghe con il vice sindaco Giuseppe Giampietro, puntualizza: "La mia cultura personale, famigliare e lavorativa mi hanno sempre portato a confrontarmi con la disabilità. Conosco direttamente le problematiche che le famiglie si  trovano ad affrontare nel quotidiano. Ritengo che la scuola abbia il compito di venir loro incontro e ancor dI più le istituzioni pubbliche come il comune. Mi colpiscono e mi rammaricano pertanto le dichiarazioni rilasciate dalle sigle sindacali le quali riportano notizie non rispondenti al vero in merito all'assistenza specialistica prevista dalla legge 104/1992".

L'assessore spiega che "da lunedì 16 settembre, data comunicata per l'inizio delle lezioni dalla Regione Abruzzo, il Comune di Chieti, tramite Chieti Solidale, ha garantito l'assistenza scolastica per gli alunni diversamente abili che fruiscono della legge 104 comma 3. Discorso diverso è per il comma 1, per il quale si è deciso, in accordo con i dirigenti, di riorganizzare il servizio in base alle priorità.  Quest'ultime saranno rilevate da schede che le scuole stesse ci forniranno, selezionando casi in cui è sufficiente l'insegnante di sostegno, quello in cui può intervenire il docente di potenziamento e, infine, quelli in cui è necessario l'intervento dell'assistente educativo. I dati forniti dalle scuole verranno sovrapposti a quelli prodotti dal Comune. E si interverrà in base alle priorità". 

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