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Scuola

Studenti italiani sempre più soli: gli effetti della pandemia

L’88% degli studenti italiani ha riscontrato grandi difficoltà nell’ultimo anno scolastico

Dalla prima indagine sull’istruzione condotta dalla piattaforma di apprendimento GoStudent in collaborazione con Kantar Market Research, è emerso che gli studenti italiani hanno sofferto di solitudine durante la pandemia e sono i più colpiti di Europa. La ricerca condotta ha coinvolto Italia, Regno Unito, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Germania e Austria, 6.276 genitori e 5.767 studenti, di età compresa tra i 10 e i 18 anni, intervistati tra il 1° e il 16 ottobre 2021. 

Apprendimento

L’88% degli studenti italiani ha riscontrato grandi difficoltà nell’ultimo anno scolastico. Quasi la metà degli studenti italiani (47%) ed europei (48%) intervistati ha lamentato lacune in una o più materie.

Inoltre il 70% ha sofferto maggiormente la mancanza di interazioni sociali rispetto ai coetanei degli altri Paesi (60%).

Le ragazze hanno accusato di più la solitudine (74%) rispetto ai ragazzi (68%).

La fascia d’età più colpita è quella che interessa gli studenti tra i 16 e i 18 anni (76% contro 68% 10-12 anni e 67% 13-15 anni).

Tra le difficoltà riscontrate ci sono anche la difficoltà a concentrarsi in un contesto di didattica a distanza (43%) e la difficoltà a comprendere il materiale fornito durante le lezioni online (37%).

Didattica online

L’Italia conquista il primato anche sul fronte didattica online: il 96% degli studenti italiani ha fatto ricorso alla dad.

Le opinioni dei genitori

Il 59% dei genitori ritiene che i figli abbiano lacune nell'apprendimento dovute alla pandemia.

Mentre 1 genitore italiano su 2 pensa che le lacune potrebbero continuare anche durante quest’anno scolastico, gli studenti hanno una visione più positiva.

In Italia, così come in Europa, le materie che hanno dato più filo da torcere agli studenti sono state matematica (25%) e inglese (11%). I ragazzi hanno avuto maggiori difficoltà in inglese (14%), rispetto alle ragazze (7%).

Genitori e istruzione dei figli

I genitori che hanno dichiarato un maggior coinvolgimento nell'educazione dei figli sono anche risultati più soddisfatti del loro rendimento scolastico. L’Italia supera la media europea e si piazza al secondo posto dopo la Spagna. Le performance dei figli italiani soddisfano i genitori.

Ripetizioni e tempo di studio

Gli studenti italiani sono quelli che, in Europa, hanno fatto meno ricorso alle ripetizioni nonostante le difficoltà nell’apprendimento riscontrate durante la pandemia.

Nonostante il poco ricorso alle ripetizioni, gli studenti italiani sono quelli che, dopo le lezioni, dedicano più tempo allo studio. I ragazzi italiani sostengono, infatti, di trascorrere 21 ore a settimana sui libri. Con sole 14 ore a settimana, i giovani dei Paesi Bassi sono, invece, i meno studiosi d’Europa.

"La nostra missione è quella di innovare l'istruzione, rendendola più accessibile, efficace e vicina ai bisogni delle generazioni presenti e future. L’indagine svolta da GoStudent offre una panoramica completa sull’istruzione in Europa dal punto di vista di genitori e figli. Attraverso questo primo studio, che abbiamo intenzione di pubblicare su base annuale, vogliamo scoprire le tendenze che stanno plasmando l’apprendimento e rendere queste conoscenze ampiamente fruibili", ha dichiarato Felix Ohswald, CEO e co-fondatore di GoStudent. 

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