Invalsi: Chieti è la miglior provincia ma i risultati abruzzesi sono sotto la media nazionale

Nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono stati stanziati 30,88 miliardi di euro per la missione “istruzione e ricerca”. La missione è quella di migliorare le competenze di chi si forma a scuola e nelle università. Il piano si suddivide in due fasi: la prima riguarda il potenziamento dell’offerta dall’asilo nido all’università. La seconda si chiama invece “Dalla ricerca all’impresa”. L’obiettivo finale è quello di potenziare le infrastrutture di ricerca e del capitale umano, a supporto dell’innovazione.

Ecco perché si effettua il monitoraggio degli apprendimenti della popolazione studentesca.

Attraverso prove omogenee tra le aree del paese, ogni anno Invalsi verifica i livelli di apprendimento raggiunti da ragazze e ragazzi delle scuole, in età e gradi di istruzione diversi.

A proposito di Invalsi, prendendo in analisi i risultati degli studenti all’ultimo anno (anno scolastico 2020/21), i punteggi medi dei test di matematica mostrano che l’Abruzzo si colloca al di sopra delle principali regioni del mezzogiorno, ma al di sotto della media nazionale, fissata a 191 punti.

Il punteggio raggiungo nei test di matematica è di 182 punti. Ben lontano da quello di altri territori quali la provincia autonoma di Trento (221), la Lombardia (211), la Valle d’Aosta (206), il Piemonte (204).

Restando in Abruzzo è Chieti a segnare il punteggio Invalsi più alto con una media di 191,92 punti. Seguono Teramo, Pescara e L’Aquila.

Il punteggio più alto in termini comunali è raggiunto da Guardiagrele, che segna una media di 202,62 punti, Montesilvano (198,79), Roseto degli Abruzzi (195,18) e Popoli (194,99). In questo caso, tutte le località citate registrano punteggi superiori alla media nazionale.

Da questi dati è necessario ripartire, per stimolare la crescita del capitale umano e quindi dell'intera regione, anche attraverso le risorse messe a disposizione dal piano nazionale di ripresa e resilienza.