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Mille bambini coinvolti nel progetto di educazione alimentare nelle scuole “Mangio per conoscere e conosco ciò che mangio”

Al via in diciotto istituti scolastici abruzzesi il progetto di Coldiretti in collaborazione con l’orto botanico dell’università d’Annunzio di Chieti

Mille bambini coinvolti nel progetto di educazione alimentare per le classi quarte delle scuole primarie “Mangio per conoscere e conosco ciò che mangio”, promosso da Coldiretti Abruzzo.
 
Le lezioni interessano diciotto istituti scolastici abruzzesi, il progetto è in collaborazione con l’orto botanico dell’università d’Annunzio di Chieti (Dipartimento di farmacia) nell’ambito delle 33 ore di educazione civica previste dal Ministero nelle scuole dell’obbligo. Il progetto, finanziato da Coldiretti Abruzzo e gratuito per le scuole, prevede tre fasi: due lezioni di didattica a distanza (Dad) a cura di operatori di fattoria didattica, la visita in fattoria e il tour nei mercati di Campagna Amica e nell’orto botanico del campus universitario di Chieti. In totale sono coinvolti 35 operatori di fattoria didattica, una decina di funzionari di Coldiretti Abruzzo e le imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa.  

“Sono iniziate le lezioni a distanza che continueranno fino alla settimana di Pasqua, poi seguiranno le visite in presenza - spiega Antonella Di Tonno, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Abruzzo - Si tratta di un percorso didattico che punta ad approfondire i temi legati alla produzione del cibo e alla riscoperta delle tradizioni del mondo agricolo con una particolare attenzione alla corretta alimentazione e alla biodiversità. È noto infatti che tanti bambini crescono senza aver mai visto alcune specie animali e diverse statistiche dimostrano che sono scarse tra le nuove generazioni le conoscenze in materia di agricoltura.  È quindi fondamentale, per sanare questo incredibile gap, promuovere attraverso la sinergia tra scuola e mondo agricolo la conoscenza di una tradizione alimentare che ci appartiene per storia ma è spesso risucchiata dai tempi e dalle esigenze della società moderna”.

Il percorso didattico, pensato con il supporto di Stefania Pendezza, insegnante tra le maggiori esperte di fattorie didattiche, vede anche la collaborazione con il professor Luigi Menghini, docente di botanica farmaceutica del Dipartimento di Farmacia dell’università D’Annunzio e i colleghi Giustino Orlando e Claudio Ferrante che apriranno le porte del giardino botanico per la scoperta delle piante officinali e ad uso alimentare da un punto di vista nutrizionale. “La collaborazione con il Giardino dei Semplici è particolarmente importante perché suggella da un punto di vista scientifico il nostro progetto – dice la Di Tonno - Un particolare ringraziamento va inoltre ai 35 operatori di fattoria didattica che sono stati appositamente formati e hanno dato la disponibilità per le lezioni a distanza da fare ai bambini”.
 

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