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A Casoli gli alunni diventano scrittori: prende vita il progetto della rete “Città che legge”

Il Comune ha ufficializzato l’adesione a due progetti volti a promuovere la cultura, la lettura e la scrittura nelle nuove generazioni: “Una città da favola” e “Favole al telefono”. A conclusione del progetto verranno pubblicati due volumi a cura della casa editrice Gemma

Gli alunni diventano scrittori a Casoli, dove sono in partenza i progetti riservati ai Comuni d’Italia che hanno ricevuto la qualifica di “Città che legge” dal Cepell.

Lo rende noto il sindaco Massimo Tiberini. Il Comune ha ufficializzato l’adesione a due progetti volti a promuovere la cultura, la lettura e la scrittura nelle nuove generazioni: “Una città da favola” e “Favole al telefono”.

“I progetti, proposti da Gemma Edizioni ai Comuni che hanno ottenuto, dal Centro per il libro e la lettura e dal Ministero della Cultura, la qualifica di “Città che legge”, sono rivolti agli alunni della scuola del primo ciclo e agli studenti del secondo ciclo e rappresentano una preziosa occasione e una grande opportunità per favorire il percorso di crescita dei nostri ragazzi, rendendoli protagonisti del territorio di appartenenza” spiega il sindaco.

Alle iniziative aderiscono gli alunni dell’I.c. “De Petra” e dell’I.i.s.s. “A. Marino”.

“Gli studenti/esse si trasformeranno in piccoli storici: ricercheranno informazioni e illustrazioni sul proprio territorio; ascolteranno i racconti dei loro nonni, contribuendo a salvaguardare la memoria orale; scopriranno le proprie radici; viaggeranno con la fantasia, divenendo essi stessi turisti del proprio contesto; rielaboreranno ed esprimeranno il loro punto di vista, raccontando il loro paese da prospettive inedite” ha aggiunto la consigliera delegata all’Istruzione, Anna Di Marino.

A conclusione del progetto, previsto per la fine dell’anno scolastico, verranno pubblicati due volumi a cura della casa editrice Gemma ed., che metterà a disposizione dei docenti i propri professionisti per la realizzazione dei libri.

Alcune copie dei volumi saranno inviate alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze e di Roma e regalate al presidente della Repubblica e ai ministri dell’Istruzione e dei Beni culturali.

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