Tosca di Puccini al teatro Marrucino l'11 dicembre
In scena l'11 dicembre, al teatro Marrucino, l'opera Tosca di Giacomo Puccini, per la regia di Giancarlo Del Monaco, con il maestro concertatore e direttore David Crescenzi, la partecipazione della Fondazione orchestra regionale delle Marche e il coro del teatro Marrucino.
Direzione e cast:
Floria Tosca Gabrielle Mouhlen
Cavaradossi Simone Frediani
Scarpia Giuseppe Altomare
Spoletta Nunzio Fazzini
Sciarrone Alessandro Cataldo
Angelotti Lorenzo Grante
Sagrestano Christian Starinieri
Carceriere Lucio Di Giovanni
Cover di Cavaradossi Marco Iezzi
Maestro del coro Paolo Speca
Coro di voci bianche Nisea di Teramo
Maestro del coro di voci bianche Claudia Morelli
Scenografia William Orlandi
Tosca è un'opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa tratta dal dramma omonimo di Victorien Sardou. La prima rappresentazione fu al "Teatro Costanzi" di Roma il 14 Gennaio 1900. Viene considerata l’opera più drammatica di Puccini, ricca com’è di colpi di scena e di trovate che costringono lo spettatore a vivere una costante tensione. Il discorso musicale si evolve in modo rapido, caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti, spesso costruiti su armonie dissonanti, come quella prodotta dalla successione degli accordi del tema di Scarpia, che apre l’opera. Il libretto fu ricavato dal dramma omonimo di Victorien Sardou, ma fu ridotto da cinque a tre atti e snellito in molti particolari che costituivano la cornice storica e realistica della versione in prosa. Vennero, inoltre, eliminati moltissimi personaggi secondari e la vicenda si concentrò principalmente sul triangolo Scarpia – Tosca – Cavaradossi, delineando le linee principali dei caratteri, anche se a discapito delle concatenazioni logiche degli avvenimenti. Il dramma dell’amore perseguitato interessava Puccini più del grande affresco storico, condito di delitti e sangue che caratterizza la versione narrativa della tragedia. Tosca è una breve storia d'amore e di morte, ambientata nella Roma del 1800, dopo il fallimento della Repubblica Romana. In quei giorni le vite del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Tosca, incrociano Cesare Angelotti, patriota fuggito dalle carceri del Papa. Sulle tracce del fuggiasco c'è il capo della polizia pontificia, barone Scampia che, innamorato di Tosca, approfitta della situazione per conquistare la donna. L'opera drammatica si conclude ripercorrendo i nodi narratavi propri della tragedia: muore il fuggiasco, muore il cattivo Scampia per mano di Tosca, muore il pittore ed infine muore Tosca, suicida. La prima rappresentazione fu duramente criticata da una parte della stampa, che si attendeva un lavoro più in linea con le precedenti opere di Puccini ma, successivamente, Tosca si affermò in repertorio e, nel giro di tre anni, fu rappresentata nei maggiori teatri lirici del mondo.