“Il Piave ci avvisò: è tuo fratello lo straniero”: a San Salvo lo spettacolo teatrale sulla Grande guerra
“Il Piave ci avvisò: è tuo fratello lo straniero” è il titolo dello spettacolo inedito della stagione di prosa di CreatiVita che sarà in scena a San Salvo sabato 25, alle ore 21, e domenica 26 gennaio, dalle ore 18, nel centro culturale Aldo Moro. Protagonista l’attore di teatro e televisione Fabrizio Careddu, che, a due anni dal centenario della Grande Guerra, vuole rendere omaggio alle vite che i soldati hanno sacrificato in trincea. Con lui sul palco Luisa Lombardelli, Margherita Montanari, Rita Olivieri e Johanna Isabel Roellecke.
Lo spettacolo si sofferma sulla “Battaglia del Solstizio”, così rinominata da Gabriele D’Annunzio, che vide le sponde del Piave come scenario e che si concluse con la ritirata austriaca, segnando profondamente l’esito del primo conflitto mondiale. Attraverso le lettere che i soldati scrivevano ai familiari, le loro sofferenze, le loro paure e i loro canti, Careddu vuole far riflettere sul fatto che le ferite, il dolore, la fame inferte dalla guerra sono state così forti da far comprendere che non c’è salvezza senza aiuto reciproco e non c’è sopravvivenza senza solidarietà.
“Tra quei soldati figuravano naturalmente anche i musicisti - spiega Careddu - molti dei quali continuarono a scrivere, a suonare, a cantare indipendentemente dalle condizioni di vita cui erano costretti. Provenienti da tutte le regioni, i soldati si conobbero, condivisero emozioni e racconti, impararono a vicenda i canti delle terre di provenienza e, secondo la propria cultura popolare, adattarono parole e strofe alle esperienze che stavano vivendo. Per molti soldati che parlavano solo dialetto fu l’occasione di imparare l’italiano, per ognuno di loro la musica costituiva un’uscita di sicurezza per salvare la propria sensibilità, per continuare a dare un senso alla propria vita.
“Un piccolo viaggio di emozioni in cui sono inseriti anche alcuni brani pianistici, lettere e cartoline scritte in trincea su fronti diversi - continua Careddu - per scoprire senza rendersene conto che passando da un fronte all’altro, italiani, francesi o ungheresi provavano le stesse emozioni. E forse alla fine comprenderemo che il nostro tanto osannato Piave in realtà è solo un fiume, nelle cui acque troppo sangue di troppe lingue si è mischiato perché potesse ancora mormorare con rabbia o con sfida alla difesa di un inutile confine, invece di scrosciare con forza fino ad emettere un urlo d’acqua per ricordarci che su questa terra non siamo nient’altro che fratelli”.
Biglietti disponibili in prevendita all botteghino CreatiVita, in via Istonia 43/C a San Salvo e online su www.diyticket.it.