Il ritorno delle lucciole, il delitto Pasolini 40 anni dopo
Giovedì 3 marzo 2016, ore 17,30, presso l’auditorium delle Crocelle, via dei Crociferi, Chieti, va in scena lo spettacolo "Il ritorno delle Lucciole - Il delitto Pasolini 40 anni dopo" di e con Marco Bellelli; ideazione scenica e regia di Eva Martelli; voce fuori campo Daniele Fracassi; collaborazione tecnica Armando Minutolo e Rino D’Ulisse, a cura della Compagnia Teatrale “Il piccolo resto” e dell’associazione culturale “L’altritalia”- Lanciano, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Lo spettacolo è promosso dall'associazione Chieti nuova 3 febbraio in collaborazione con l’Istituto Tecnico “Galiani-de Sterlich”, l’Istituto Professionale “U. Pomilio”, il Liceo Classico “G. B. Vico”, il Liceo Scientifico “F. Masci”, l’Unitre nell’ambito della XVI edizione del progetto Il Calendario della Repubblica-Il Dovere della Memoria.
Pier Paolo Pasolini fu poeta, romanziere, regista, saggista, ricordato per il valore e la versatilità della Sua attività culturale e artistica e per la lucidità e l’onestà intellettuale.
La ricorrenza del quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini (nato il 5 marzo 1922, morto il 2 novembre 1975) è l'occasione sia per offrire un omaggio alla memoria di questo grande artista, sia, soprattutto, per contribuire a diffonderne la conoscenza e per cercare di fare chiarezza sulle circostanze della Sua morte, restituendoGli verità e giustizia.
Assassinato quarant’anni fa, il Suo omicidio fu considerato ufficialmente "banale" delitto a sfondo omosessuale ad opera di un semplice ragazzo di borgata allora minorenne, ma, in realtà, l’accurata rilettura della Sua vita e della Sua morte porta alla conclusione che altri furono i moventi e i responsabili.
Presenza provocatoria e scomoda, la sua voce e il suo pensiero, costantemente volti alla coraggiosa ricerca della verità, risultavano sgraditi alla parte più reazionaria della società, di cui svelò il conformismo e l’omologazione, la miseria fisica e morale. Oggi, Gli viene riconosciuta la capacità di aver colto le implicazioni future delle scelte del Suo tempo, che hanno condotto l’Italia all’attuale crisi culturale, morale, sociale, politica, economica, ambientale.