Un recital teatrale in dialetto sui caduti tregliesi nella Grande Guerra
Domenica 28 aprile, dalle ore 18, al teatro studio di Treglio, si terra? un recital teatrale commemorativo dei caduti tregliesi della Grande Guerra. Il testo dell’opera e? di Orlando Bellisario, assessore alla Cultura del Comune di Treglio e appassionato ricercatore di memorie storiche del territorio frentano. La messa in scena ed interpretazione e? a cura dell’attore e regista Stefano Angelucci Marino.
A proposito del recital, l’autore ha dichiarato:
Quattro lunghi anni di lavoro tra l'Archivio di Stato e l'Archivio Comunale hanno prodotto prima il libro "Treglio negli anni della Grande Guerra" e, in seguito, sulla base di una amichevole "provocazione" d Stefano Angelucci Marino, che osservava come sarebbe stato interessante far rivivere e parlare quei nostri concittadini, la cui vita e morte avevo riscoperto tra le carte d'archivio, e? nata quest'opera teatrale.
L’ispirazione e? collegata a quella che e? stata la loro vita tra il 1880 e il 1920: Emigrazione e Guerre (Libia nel 1911 e Mondiale tra il 1915 e il 1918). Da qui il titolo "Guerr' e mmigrazione, quess'attocche a lu' cafone". L’opera, pubblicata dalla “Lulu Press Inc.”, ha il sottotitolo che la rappresentazione teatrale rendera? vividamente agli spettatori "Quant’abbaccajeje, si suldate de lu Trejie", esprimendo cioe? la volonta? dei caduti in guerra di non essere dimenticati.
Da parte mia ho fatto di tutto per rappresentare al meglio i fatti, i luoghi, le persone. Ringrazio caldamente tutta l’amministrazione comunale di Treglio e il Sindaco Massimiliano Berghella per avermi fornito gli strumenti necessari a realizzare anche quest’opera.