Al teatro Marrucino di Chieti va in scena "Il povero Piero" tratto da Achille Campanile per la cerimonia finale del Premio Marrucino
Venerdì 12 maggio, alle ore 21, al teatro Marrucino di Chieti, la compagnia "Da grande voglio crescere" porta in scena "Il povero Piero", commedia in due atti liberamente tratto da Achille Campanile.
Tratta dall'omonimo romanzo del 1959, Il povero Piero di Achille Campanile può considerarsi una delle più divertenti commedie del XX secolo, anticipatrice, assieme ai lavori di lonesco, del "Teatro dell'Assurdo. La paradossale vicenda del protagonista offre l'occasione per alcune serissime considerazioni e ipotesi non solo sull'assurdità dei comportamenti umani, ma anche su un tema delicato, e sul quale pochi hanno osato ridere, come quello della morte.
Prendendo a pretesto il tema tabù della morte e dei rituali che le sono connessi, l'autore ricorre all'espediente del linguaggio per scardinare, portare alla luce, polverizzare con golosa leggerezza linsostenibile ipocrisia delle "buone maniere' borghesi, quel rituali da galateo che, nel "non detto" nascondono la peggiore umanità. Riscrivendo, smontando, destrutturando storiche stratificazioni di frasi fatte, Campanile utilizza l'arma del riso rivoluzionario per Eberarsi, in un sol colpo, del pesante fardello del senso comune.
La storia si svolge nel trafficato salotto di casa Davenza dove parenti ed amici arrivano per unirsi al dolore della signora Teresa, da poche ore vedova dell'amato marito Piero. Nonostante la volontà testamentaria del defunto di dare notizia della sua morte solo ad esequie avvenute, la casa si fa sempre più affollata da un carosello di personaggi, ridicoli e spassosi, patetici e nevrotici, colti in un momento di alta e seria cerimonialità: le esequie per la perdita di un loro caro amico, il povero Piero, appunto. Ma la serietà del rito funebre non è che una debole apparenza perché, partendo dalle svariate frasi di circostanza, ben presto si scatenano equivoci, gag. situazioni paradossali e, naturalmente, sorprese e imprevisti, pronti a smontare pezzo per pezzo quella maschera di perbenismo che la vita sociale ci spinge a creare fino a culminare in un inaspettato colpo di scena.
I personaggi sono pallidi esecutori delle "trame" sociali codificate secondo un duplice criterio: l'opinione altrui e il proprio tomaconto. Gli attori della Compagnia hanno dato volto, corpo e respiro a personaggi solo in apparenza semplici, scoprendo, nel corso delle prove, ostacoli non previsti, ma divenuti presto sfide interessanti da superare.
La nostra messa in scena vucle essere soprattutto un mezzo per "giocare" con queste situazioni e con queste maschere tanto grottesche da sembrare reali, cosi come le riflessioni, a volte banali a volte taglienti, sul senso della morte e della vita.
I biglietti hanno un costo di 10 euro per la balconata e 12 per la platea e si possono acquistare al botteghino del teatro o su Ciaotickets.
Lo spettacolo sarà preceduto dalla premiazione della sesta edizione della rassegna di teatro dialettale Premio Marrucino, composta da otto spettacoli in concorso e uno fuori concorso, organizzata e realizzata per dare spazio alle compagnie teatrali amatoriali abruzzesi che, con passione ed impegno, contribuiscono a salvaguardare e valorizzare un importante patrimonio linguistico collettivo.
Le otto compagnie in concorso verranno giudicate da due giurie: popolare e tecnica. La giuria tecnica, presieduta da Massimo Pasqualone e composta da Natascia Flacco, da Alessandra Melideo, da Alberto Cremonese e da Ugo Iezzi. La giuria tecnica avrà l'arduo compito di aggiudicare i seguenti premi: alla migliore compagnia verrà assegnato il Premio Marrucino 2023 ovvero al migliore spettacolo più gradito sul piano drammaturgico, registico ed interpretativo, poi la migliore regia, il migliore allestimento scenografico, la migliore ricerca linguistica, la migliore attrice e il migliore attore protagonista, la migliore attrice e il migliore attore non protagonista, la migliore attrice e il migliore attore caratterista. Sulla base del giudizio espresso esclusivamente dagli abbonati sarà conferito il Premio della Giuria Popolare alla compagnia
più gradita, compilando un'apposita scheda con una valutazione da 5 a 10. L'evento sarà condotto dalla presentatrice Loredana Verticelli, attrice della storica compagnia teatrale “I Marrucini” di Chieti.