La matematica diventa spettacolo: alla d'Annunzio in scena “Probabilmente de Finetti”
Nell’ambito del progetto di divulgazione scientifica “Ud’A Scienza”, finanziato dal Ministero dell’università e della ricerca, martedì 6 dicembre 2022, alle ore 11, nell’auditorium del rettorato nel Campus di Chieti dell’università d’Annunzio, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Probabilmente…de Finetti”.
Realizzato dalla compagnia “Terzadecade” e tratto dal testo scritto da Barbara Bonora e Gabriele Argazzi, lo spettacolo teatrale è incentrato sull’opera e sulla figura di Bruno de Finetti (1906-1985), matematico italiano, ideatore dell’approccio soggettivo alla probabilità.“Ud’A Scienza” è un progetto interdisciplinare di ateneo, che vede coinvolti diversi docenti dell’università d’Annunzio di Chieti-Pescara nella presentazione della loro ricerca scientifica e nella sperimentazione di metodologie didattiche basate su nuove tecnologie.
Il progetto, finalizzato alla divulgazione delle scienze matematiche, fisiche e naturali attraverso le nuove tecnologie, vuole essere uno strumento di approfondimento e ampliamento delle conoscenze scientifiche per un vasto pubblico ed una opportunità per coinvolgere, indirizzare e sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori ad un diverso approccio alle varie discipline, stimolando una maggiore competenza e consapevolezza delle proprie potenzialità. L’approccio è basato sull’alta interdisciplinarietà ed integrazione delle materie, condividendo metodi e attività, valorizzando inoltre gli aspetti informatici e di elaborazione digitale dei dati. Il principale obiettivo del progetto “Ud’A Scienza” è di avvicinare i ragazzi alle materie scientifiche e renderli consapevoli delle loro capacità attraverso l’acquisizione di competenze che permettano di superare i propri limiti.
“Lo spettacolo teatrale “Probabilmente…de Finetti” - spiega la professoressa Serena Doria – vuole essere un modo insolito ed originale di avvicinare tutti gli interessati al concetto di probabilità e di probabilità condizionata, invitando così gli spettatori ad una riflessione sul tema dell’incertezza, così presente nella realtà contemporanea, e su una sua possibile gestione. Partiamo - aggiunge la professoressa Doria - dall’attualità del pensiero di Bruno de Finetti che si riscontra essenzialmente nell’importanza che egli attribuiva all’informazione e alla equità. Il matematico, infatti, affermava che la probabilità non è una caratteristica intrinseca della realtà ma dipende dalle informazioni che i soggetti hanno su di essa. In tempi in cui i big data non erano un aspetto caratterizzante della società Bruno de Finetti attribuiva grande attenzione ed un significativo valore all’informazione. Il concetto di probabilità - precisa la professoressa Doria - è formalizzato da Bruno de Finetti come il grado di fiducia che un soggetto ha sul verificarsi di un evento. Tale fiducia viene quantificata mediante la quota che egli è disposto a puntare su un evento in una scommessa equa, ossia una scommessa in cui non c’è nessuno che vince sempre o perde sempre, qualunque sia l’esito del fenomeno considerato. Possiamo dire quindi che Bruno de Finetti è stato il precursore del concetto di una economia equa e sostenibile”.