Ciclo teatrale (H)eroes: Orfeo, Fedra e Satyricon in scena a Chieti
Sabato 24 luglio, alle ore 21, nella piazzetta del museo archeologico Villa Frigerj di Chieti, l’associazione culturale Le tre melarance portera? in scena Orfeo, il primo spettacolo incluso nel trittico teatrale (H)EROS, ideato e diretto da Riccardo Iezzi.
L’iniziativa e? realizzata con il patrocinio della Direzione Regionale Musei Abruzzo e rientra nel cartellone di eventi “Estate Teatina 2021”. Per l’occasione, sabato 17 luglio il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo – Villa Frigerj rimarra? aperto al pubblico fino alle ore 23:00.
Il ciclo di appuntamenti, il cui titolo gioca sull’omofonia tra Amore ed Eroe, pone al centro della scena le figure archetipiche della cultura greca e latina, evocate con linguaggi e colori contemporanei, provando a svelare il fascino di quel mondo “abolito” e il nostro indissolubile legame con esso, come suggeriva l’archeologo Paul Veyne: “Solo l’Antichita? pagana suscitava il mio desiderio, perche? era il mondo di prima, perche? era un mondo abolito”.
I tre allestimenti mirano quindi a problematizzare il concetto di “classico” rielaborandolo in maniera libera e insolita: «gli eroi sono seducenti, poiche? con le loro peripezie, i loro amori, i loro intrighi, le loro grandi avventure riescono a se-ducere, a portare con se?, a trasportarci con la loro aura incantata in un “altrove” antico e al tempo stesso cosi? vicino a noi da lasciarci sgomenti». Chiarisce il regista Riccardo Iezzi, aggiungendo: «Desideriamo riprendere in mano i testi, toglierli dalle teche di vetro impolverate e farli vivere ancora, stravolgerli, distruggerli e ricomporli come in un gioco dada».
(H)EROS non vuole quindi essere una ribellione al classico; al contrario, «intende riscoprire e rivedere sotto un’ottica nuova tutto quello che ci e? sempre stato presentato come “vecchio” o “lontano”».
“Orfeo”, lo spettacolo in programma il 24 luglio, racconta l’amore fatale tra Orfeo ed Euridice, uno dei miti piu? celebri dell’Antica Grecia, reinterpretato con suggestioni, suoni e immagini del presente. La riscrittura in chiave contemporanea parte dal libretto di “L’Orfeo”, favola in musica di Claudio Monteverdi scritta dal conte Alessandro Striggio. In questa versione i moderni Orfeo ed Euridice sono due cantanti indie pazzi l’uno dell’altra, che come i due amanti mitologici dovranno fare i conti con la fine della loro storia d’amore, la distanza e l’abbandono.
In scena, Francesca De Liberato e Riccardo Iezzi.
Successivamente, sabato 30 luglio, sara? la volta di “Fedra”, tormentato dramma che esplora i sentimenti contrastanti di una donna vittima della propria passione proibita e dei sensi di colpa che ne scaturiscono. Il poemetto, recitato a piu? voci, e? tratto da “Quarta dimensione” (1977) di Ghiannis Ritsos, uno dei piu? importanti poeti greci del ventesimo secolo. Il desiderio irresistibile e irrealizzabile della protagonista viene confessato in una versione drammaturgica piu? vicina ai giorni nostri, da cui riaffiorano i versi delle tragedie classiche di Euripide e Seneca. Tra gli interpreti: Maria Cristina Stumpo, Francesca Di Salvatore, Benedetta Trivelli, Chiara Zappacosta e Riccardo Iezzi.
L’ultimo appuntamento e? per sabato 7 agosto con “Satyricon”, spettacolo corale ispirato al romanzo di Petronio del I secolo d.C., in cui venivano fotografati con vena ironica e parodistica i vizi e i difetti dei protagonisti, con lo scopo di far emergere la decadenza morale dell’Antica Roma.
Nell’allestimento di (H)EROS, il susseguirsi di scene caricaturali punta a ricostruire l’iconica Cena di Trimalcione, lungo episodio in cui prendeva vita un banchetto sfarzoso e grottesco, animato da convitati stravaganti tutti dediti al divertimento, all’ostentazione delle ricchezze, alle conversazioni retoriche e ai piaceri della tavola. Come sottolinea Iezzi, «l’eccentrica festa di Trimalcione non e? altro che la rappresentazione della nostra attuale vita, fatta di contrasti: stanca, ripetitiva, piena di luoghi comuni e rapporti ipocriti».
Sul palco: Francesca De Liberato, Francesca Di Salvatore, Sabina Ferri, Maria Cristina Stumpo, Benedetta Trivelli, Gabriella Vitullo e Chiara Zappacosta.
I costumi e gli elementi scenografici sono curati da Mariella Artizzu.