Al teatro Fenaroli di Lanciano arriva lo spettacolo "I due Papi", da cui è stato tratto il film candidato agli Oscar
Sabato 11 marzo, alle ore 21, al teatro Fenaroli di Lanciano, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo sono protagonisti dello spettacolo "I due Papi", di Anthony McCarten, traduzione Edoardo Erba, per la regia di Giancarlo Nicoletti. In scena anche Anna Teresa Rossini, Ira Fronten, Alessandro Giova. Lo spettacolo si è aggiudicato il premio “Mulino Fenicio 2022” per la miglior scenografia
I biglietti si possono acquistare al botteghino del teatro oppure sul circuito Ciaotickets
Dall’autore premio Oscar per Bohemian Rhapsody, L’ora più buia e La teoria del tutto arriva il testo teatrale da cui è stato tratto un film di grande successo. Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino? Interpretato da due grandi attori del nostro panorama, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, “I due Papi” è stato accolto come ‘un lavoro strepitoso’ al suo debutto al Festival di Borgio Verezzi. Il testo teatrale di Anthony McCarten – incalzante e profondo, avvincente e ironico – è stato adattato per il cinema e nominato come miglior sceneggiatura agli Oscar, e ai Golden Globe; la produzione italiana – unica al mondo autorizzata dall’autore – è firmata dal regista Giancarlo Nicoletti.
L’imponente scena di Alessandro Chiti, che riproduce dai giardini di Castel Gandolfo alla terrazza di San Pietro fino all’iconica Cappella Sistina, ha ricevuto il Premio “Mulino Fenicio” per la Migliore Scenografia.
Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un’amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall’ordinario. Al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza?